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Martedì 25 NOVEMBRE 2014
Sclerosi Multipla. Assistenza integrata: da Domedica in 10 anni prestazioni per oltre 6mila persone
L'azienda di HealthCare Services punta su un modello di collaborazione tra pubblico e privato che garantisca sostegno sanitario, psicologico ed emotivo. Ottimo il responso degli utenti: 4,8 su 5 (in una scala da 1 a 5 dove 5 è indica “estremamente soddisfatto”.
Sono oltre 6.000, in 10 anni di attività, le persone affette da Sclerosi Multipla gestite da Domedica, azienda specializzata nella progettazione ed erogazione di Integrated HealthCare Services volti a migliorare l’aderenza alle terapie e la qualità di vita dei pazienti, offrendo loro sostegno sanitario, psicologico ed emotivo e ai Centri clinici un ulteriore ausilio nell’assistenza degli stessi. Molto elevato il grado di soddisfazione delle persone che hanno usufruito del servizio: 4,8 su 5 (in una scala da 1 a 5 dove 5 è indica “estremamente soddisfatto”). Sono i dati che emergono dal Rapporto Italiano Homecare Domedica Sclerosi Multipla 2014 (RIHDSM 2014).
“L’assistenza integrata offerta da Domedica – spiega Maurizio Pèrcopo, Amministratore Delegato – è un programma di Health Care Management che si avvale dell’expertise di un articolato sistema di professionisti e infrastrutture tecnologiche. In 10 anni di presenza in Italia abbiamo erogato ad oltre 6.000 persone con Sclerosi Multipla 40.000 visite a domicilio e circa 3.000 presso i 227 Centri di SM italiani, effettuando oltre 80.000 contatti di counselling telefonico, attraverso il nostro servizio di Patient Care che offre un supporto emotivo, psicologico e logistico da remoto”.
La Sclerosi Multipla costituisce una delle più frequenti cause di invalidità neurologica nei giovani adulti con costi sociali molto elevati. Ad oggi non esistono terapie risolutive e l’efficacia della cura dipende strettamente dalla precocità della diagnosi e dall’aderenza del paziente al trattamento prescritto.
Le somministrazioni sono molto frequenti e si possono manifestare numerosi effetti indesiderati, soprattutto con farmaci che vengono auto-iniettati. Inoltre, l’aderenza alla terapia è condizionata dal grado di accettazione della malattia da parte del paziente e dalla sua capacità di gestione del trattamento. Per questo motivo il supporto, non solo dal punto di vista terapeutico ma soprattutto dal punto di vista emotivo e psicologico, è cruciale per una migliore qualità della vita dei pazienti. Numerosi studi internazionali dimostrano infatti come un Servizio di supporto multidisciplinare garantisca un aumento in termini di aderenza alla terapia e riduzione nel numero di recidive di malattia, con conseguente impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti.
“Il Sistema Domedica – prosegue Pèrcopo – rappresenta un modello innovativo di collaborazione tra pubblico e privato che va oltre il semplice supporto alla somministrazione del farmaco. Dal 2005 Domedica ha operato in 20 aree terapeutiche quali: neurologia, endocrinologia, ematologia, cardiovascolare, reumatologia, malattie rare e supporto domiciliare alla nutrizione parenterale”.
Domedica ha maturato ad oggi “un’esperienza unica in questo campo che le consente di mettere a disposizione del Ssn e delle Life Science Companies un'offerta di servizi integrati unica nel suo genere: il programma premium, che prevede servizi erogati sia da remoto (Remote) che di persona (On site) e che vanno dalla assistenza ed educazione del paziente alla somministrazione della terapia, alle Clinical Research Nurses dedicate ai pazienti e agli sperimentatori coinvolti in Trials Clinici, al supporto emotivo, alla Tele Salute, al drug delivery, e, in più, i nuovi servizi di supporto psicologico, con psicologi sia da remoto che one-to-one, e di informazione Scientifica Multichannel a medici di medicina generale e specialisti con i-Rep© (Informatori Scientifici del Farmaco) che operano da remoto. L’ approccio originale consente a Domedica la raccolta di dati Real World per l'analisi e l'elaborazione di evidenze scientifiche su questa gestione innovativa delle cure. Auspichiamo che il nostro Sistema venga sempre più adottato e possa essere considerato come il riferimento per un nuovo modello di gestione del paziente a 360 gradi, in Italia e, perché no – conclude Pèrcopo – anche all'estero”.
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