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Giovedì 06 NOVEMBRE 2014
Farmaci antitumorali. Le novità legate alla distribuzione in farmacia: il convegno a Torino
Nel corso dell'iniziativa, organizzata dall'Ordine dei Farmacisti del Piemonte e dalla la Facoltà di Farmacia di Torino, sono state analizzate le basi per la costruzione del percorso che consentirà ai cittadini piemontesi di rivolgersi alle 1500 farmacie territoriali di comunità per ritirare alcuni medicinali oncologici in precedenza distribuiti soltanto dall’ospedale.
Le novità legate alla distribuzione dei farmaci antitumorali in farmacia nell’ottica di un’assistenza sempre più vicina al cittadino. Questo il tema cardine del convegno, svoltosi ieri a Torino, dal titolo ‘La gestione degli ex-OSP2 antitumorali: quali cambiamenti porterà nelle nostre professioni?’, organizzato dagli Ordini dei Farmacisti del Piemonte, la Facoltà di Farmacia di Torino e Federfarma Piemonte, con il coordinamento scientifico di Alessandro Comandone (Presidente della Commissione Oncologica del Piemonte) ed Ezio Ghigo (Presidente della Scuola di Medicina di Torino).
Erano presenti, tra gli altri, i vertici dell’oncologia piemontese, Massimo Aglietta (IRCCS Candiolo), Mario Airoldi (Coordinatore Regionale AIOM), Oscar Bertetto (Direttore Rete Oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta) e Mario Alberto Clerico (ASL Biella), che hanno contribuito in maniera rilevante a porre le basi per la costruzione del percorso che consentirà ai cittadini piemontesi di rivolgersi alle 1500 farmacie territoriali di comunità per ritirare alcuni medicinali oncologici in precedenza distribuiti soltanto dall’ospedale, senza alcun costo aggiuntivo per la Regione.
Mario Giaccone, consigliere regionale e membro della IV Commissione Sanità, ha ricordato che “l’esplosione della spesa ospedaliera e l’invecchiamento della popolazione impongono e imporranno sempre più di spostare la cura delle patologie croniche dall’ospedale al territorio. Anche alcune patologie oncologiche, trattabili con terapie orali, sono gestibili per alcuni aspetti fuori dall’ospedale. In linea con questo indirizzo, la Regione Piemonte ha previsto che per una serie di medicinali – in precedenza distribuiti soltanto dall’ospedale – gli assistiti potranno a breve rivolgersi anche alle farmacie territoriali di comunità”.
Quanto all’esito della giornata di studio ha dichiarato: “Trovo estremamente positivo che questo Convegno abbia messo intorno allo stesso tavolo le varie professioni sanitarie coinvolte nella gestione dei pazienti oncologici, facendo così fare un grosso passo avanti al dialogo tra medici, farmacisti ed infermieri nell’interesse del cittadino. Un grosso aiuto in questo senso potrà arrivare dall’attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, elemento importantissimo nello sviluppo della rete sanitaria”.
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