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Martedì 04 NOVEMBRE 2014
Lazio. Sei mesi dopo lo scambio di embrioni, riapre Centro Pma del Pertini

La struttura sarà di nuovo operativa a partire dalla prossima settimana. Introdotte nuove misure di sicurezza, tra cui la tracciabilità informatica. De Salazar, Direttore Generale della Asl RmB, garantisce: "Ci sentiamo molto rasserenati dalle innovazioni tecnologiche".

Riaprirà la prossima settimana il centro per la procreazione medicalmente assistita dell'Ospedale Sandro Pertini di Roma dopo sei mesi dalla vicenda dello scambio di embrioni.

Per evitare nuovi problemi, sono state introdotte stringenti misure di sicurezza. “La coppia accede al Pertini e viene subito accolta in un'apposita stanza di accettazione e questo è il primo passaggio importante - ha spiegato il Direttore Generale della Asl RmB, Vitaliano De Salazar - prima il riconoscimento era effettuato solo verbalmente e con documento. Oggi, in aggiunta, viene realizzato un documento con fotografia e un codice a barre. Questo è il documento interno per procedere ai vari passaggi successivi. Da questo momento dunque c’è la chiamata verbale, il riconoscimento da foto e anche il codice colore. Poi si procede con le varie visite e si passa alla fase del laboratorio. Qui diventa impossibile sbagliare, perché dopo aver fatto i prelievi e una volta che il materiale viene messo in laboratorio perché maturi, quando viene ripreso c'è sempre la rintracciabilità informatica”.

Di conseguenza se uomini e donne vengono accoppiati male “non c’è il ‘match’ e scatta un ‘semaforo rosso’ e la procedura si impalla, il biologo non può proprio proseguire – ha sottolineato – e non può rimuovere l’ostacolo da solo, ma devono farlo in due. Per questo sostengo che non si può più parlare di errore umano, ma solo di dolo. Ma neanche di quello, perché bisognerebbe essere in due a farlo. In questo senso – ha concluso – ci sentiamo molto rasserenati da queste innovazioni tecnologiche, che ci hanno permesso di arrivare a un grado di sicurezza del 100 per cento”.

Durante il 2013 nel centro del Pertini sono stati eseguiti 407 cicli di Inseminazione Intra-Uterina (tecniche di I livello) e 255 cicli di Fecondazione in Vitro con Ernbryo Transfert (tecniche di Il livello). La percentuale di gravidanza per tecniche di I livello è stata dell’8%. Sempre nel 2013, con la fecondazione in vitro, invece, sono riuscite ad ottenere una gravidanza il 36,5% di donne con età inferiore ai 35 anni, il 40% di pazienti di età compresa tra i 38 e i 40 anni e il 2% di donne che hanno superato i 40 anni di età.
 

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