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Lunedì 13 OTTOBRE 2014
Lazio. Anaao: "Accordo su dirigenza delle professioni sanitarie è illegittimo"
Con una lettera a firma del segretario regionale Guido Coen Tirelli, attacca la Regione rea di aver stipulato "un accordo che viola il legittimo diritto della nostra Organizzazione sindacale a partecipare al tavolo trattante in materia, e, contemporaneamente, invade la competenza della contrattazione collettiva aziendale". LA LETTERA
L'accordo sulla dirigenza delle professioni sanitarie stipulata dalla Regione Lazio viene contestato dall'Anaao Assomed Lazio che non esita a definirlo "illegittimo". In una lettera a firma del segretario regionale Guido Coen Tirelli, inviata ai vertici della Regione Lazio, il sindacato si dice "sgomento" per non essere stato convocato al tavolo trattante.
Al riguardo, nella lettera si spiega come l’art. 5 del CCNL 2006-2009 per l’area dirigenziale citata, sottoscritto in data 17.10.2008 prevedeva la facoltà per le Regioni di sottoscrivere un accordo in materia “previo confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie dello stesso”, esclusivamente “entro 90 giorni dall’entrata in vigore del presente contratto”. Successivamente al decorso di tale termine, l’art. 8, comma 4, CCNL citato prevede che l’istituzione del ruolo della dirigenza delle professioni sanitarie diviene oggetto di contrattazione integrativa aziendale.
"E’ quindi palese che l’attuazione della dirigenza delle professioni sanitarie rientra attualmente nella competenza della contrattazione collettiva integrativa da stipulare a livello di ciascuna azienda sanitaria, atteso che l’accordo a livello regionale è intervenuto a distanza di anni dall’entrata in vigore del CCNL citato. Pertanto - spiega l'Anaao Lazio - codesta Regione è riuscita a stipulare un accordo che viola il legittimo diritto della nostra Organizzazione sindacale a partecipare al tavolo trattante in materia, e, contemporaneamente, invade la competenza della contrattazione collettiva aziendale".
La lettera si conclude sollecitando un immediato incontro con la Regione al fine di "concertare tempi e modalità di una seria e corretta concertazione in materia".
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