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Lunedì 22 SETTEMBRE 2014
Concorso medicina generale. Sigm e FederSpecializzandi: "Si congelino le correzioni e il Ministero invii ispettori"
Questa la richiesta a seguito dei disservizi ed alle presunte irregolarità registratesi nel corso delle selezioni per l’accesso ai corsi regionali di formazione specifica di Medicina Generale. Per i giovani medici il quadro che emerge è "sconfortante" per la sottovalutazione dell'aumento del numero di partecipanti e le carenze organizzative e gestionali.
“A seguito delle segnalazioni pervenute in merito a disservizi e presunte irregolarità nello svolgimento delle selezioni per l’accesso ai corsi di formazione specifica di medicina generale, il 17 settembre 2014 su base regionale in tutta Italia, chiediamo che le Regioni predispongano l’immediato congelamento delle correzioni delle prove e della pubblicazione delle graduatorie di merito, in attesa che venga fatta chiarezza su quanto fatto emergere da centinaia di candidati in tutto il Paese. Chiediamo a tal proposito che sia il Ministero della Salute ad inviare propri ispettori al fine di esercitare in pieno le proprie competenze in materia di vigilanza e controllo e per garantire indagini imparziali”.
È quanto si legge in una nota di Sigm e FederSpecializzandi alla quale ha aderito anche il Comitato nazionale aspiranti specializzandi.
Secondo i giovani camici bianchi il quadro che emerge è “a dir poco sconfortante” in particolare per due motivi:
c’è stata una pressoché grave ed irresponsabile diffusa sottovalutazione dell’aumentato numero, rispetto ai precedenti anni, dei partecipanti alle prove del concorso, con la predisposizione di aule a malapena sufficienti ad ospitare i candidati, costretti a svolgere le prove gomito a gomito;
le gravi carenze organizzative sono state all’origine di altrettanto gravi criticità gestionali (non adeguata sorveglianza e verifica del possesso di dispositivi connessi ad internet, tempi dilatati nell’espletamento delle procedure di riconoscimento dei candidati, sforamento dei tempi per la consegna delle prove a quiz) ed hanno messo in evidenza le lacune del sistema di selezione (mancata dissociazione tra la busta contenente l’anagrafica del candidato e l’elaborato, non utilizzo di codice a barre per preservare l’anonimato dei candidati, correzioni a porte chiuse in assenza di una rappresentanza dei candidati, ovvero affidamento delle stesse a terzi).
In sostanza, sono mancate le condizioni ambientali, organizzative e gestionali minimali per lo svolgimento di un pubblico concorso, dando vita, sovente, a situazioni surreali riportate prontamente dalla stampa. “Qualora le segnalazioni trovassero riscontro – hanno quindi sostenuto – le prove andrebbero annullate e ripetute, previa revisione di tutto il sistema di selezione”.
“Si tratta di elementi che offrono spunti di analisi sulle attuali modalità di selezione degli aspiranti medici di medicina generale, che così come strutturate espongono le prove alla scure della Giustizia Amministrativa” hanno reincarato.
Ma in particolare, la presa di posizione dell’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) va oltre: “Queste vicende – ha aggiunto Walter Mazzucco, Presidente nazionale del Simg – possono essere considerate come un indicatore indiretto della non ottimale attenzione riposta nei confronti dell’intero capitolo della formazione specifica di medicina generale, da anni oggetto di segnalazioni da parte dei Giovani Medici. Ci attendiamo un immediata inversione di tendenza a partire dall’adozione del sistema di accesso a graduatoria nazionale anche per la formazione specifica di medicina generale”.
E ancora, gli specializzandi si dichiarano esterrefatti dal tentativo messo in campo da alcuni sindacalisti e di cui si fatica a comprendere le motivazioni, tendente a sminuire o a negare la gravità di quanto avvenuto. “Nelle ultime ore, infatti – hanno aggiunto – si assiste sui social network ad una sorta di strategia che appare finalizzata a cercare di intimorire le centinaia di giovani medici che hanno fatto segnalazioni, chiamando in causa presunte ricadute in sede giudiziaria per non avere denunciato le criticità in tempo reale (peccato che quanti si sono “ribellati” non avessero i cellulari in quanto lasciati a casa o consegnati alle Commissioni), ovvero di innestare il dubbio circa presunte strumentalizzazioni da parte di chi sostiene la causa dei segnalanti”.
“Probabilmente – hanno affermato – a qualcuno sfugge l’evidenza che nei giovani medici, almeno in quella stragrande maggioranza che ha studiato con serietà, impegno e passione, è forte l’esigenza di affermare nella Sanità valori irrinunciabili quali trasparenza, meritocrazia e legalità. Ed in tal senso, il conseguimento dell’adozione di un concorso a graduatoria nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione, che ha eliminato ogni discrezionalità ai fini delle selezioni alla formazione specialistica universitaria, ha dato vita ad un’onda lunga che travolgerà il vecchio sistema basato su discrezionalità e, spesso, clientelismo – incalzano – invitiamo pertanto i giovani medici a continuare a segnalare disservizi e presunte irregolarità ed a non temere alcuna ripercussione, per accelerare il cambiamento che ormai è inarrestabile”.
Sigm e FederSpecializzandi auspicano ora che la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, sindacati e Istituzioni si esprimano su quanto avvenuto, prendendo posizione rispetto alle Commissioni che non abbiano garantito il regolare svolgimento del concorso e ribadendo come trasparenza e legalità rappresentino valori deontologici irrinunciabili della professione medica.
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