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Giovedì 28 AGOSTO 2014
Inquinamento. L'allarme Oms: "E' causa di uno su 8 di tutti i decessi a livello mondiale"

Il dato è emerso a Ginevra nel corso della prima conferenza mondiale su salute e clima. E rispetto al 1960, i disastri naturali sono più che triplicati, arrivando a causare 60mila morti ogni anno. "A rimetterci sono soprattutto poveri e bambini".

I radicali cambiamenti climatici in corso stanno favorendo la diffusione di malnutrizione, malaria e dissenteria che, a partire dal 2030, potrebbero causare 250mila decessi in più all’anno, mentre i costi diretti sulla sanità oscilleranno tra i due e i quattro miliardi l’anno. “Le prove sono incontestabili: i cambiamenti climatici costituiscono una minaccia per la salute degli esseri umani”, ha lanciato l’allarme il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, aprendo a Ginevra i lavori della prima conferenza mondiale su salute e clima.

L’Oms ha osservato che, rispetto al 1960, i disastri naturali legati al clima sono più che triplicati, arrivando a causare 60mila morti ogni anno. "I poveri, le persone svantaggiate e i bambini sono tra coloro che soffrono il peso maggiore degli impatti legati al clima e le malattie conseguenti, come malaria, diarrea e malnutrizione", ha spiegato Flavia Bustreo, direttore generale del settore Famiglia dell'Oms. "L'inquinamento atmosferico nel 2012 è stato responsabile per 7 milioni di morti, uno su 8 di tutti i decessi a livello mondiale", ha sottolineato Maria Neira, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Oms.

La conferenza dovrà approvare venerdì le raccomandazioni che saranno esaminate dal vertice sul clima in programma a New York il 23 settembre e successivamente dal summit dell’Onu previsto a Parigi nel 2015.
 
 

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