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Lunedì 14 LUGLIO 2014
La delibera dell’Emilia Romagna sulle badanti. Tenere alta la guardia su cosa succede nei microcosmi sanitari



Gentile Direttore,
si ha di che battere i pugni sul tavolo e mi viene da sorridere, amaramente, quanto leggo che qualcuno ha voluto lasciare decantare la questione perché increduli di fronte ad una prima lettura della delibera n. 220, dell’ Emila Romagna, per altro del 24 febbraio scorso, che, nonostante sia stata pubblicata sul BUR n. 87, del 26 marzo 2014, pare sia venuta conoscenza degli interessati oltre i termini per una impugnazione in sede legale. Come fisioterapista, di preciso, non so bene neanche io a che santo votarmi, ma è indispensabile che la parte di noi più sensibile alle tematiche professionali stia, se possibile, ancora più attenta a quello che succede in quei microcosmi sanitari che sono le Regioni che, a volte, si comportano come vere schegge impazzite.

Non voglio farne una rampogna per Aifi o Spif, il cui operato si regge praticamente sul volontariato, ma attenzione perché quello che è successo in Emilia Romagna ha colto di sorpresa persino gli infermieri che hanno a loro disposizione un’armata di personaggi che si occupano solo della professione e che, in questa occasione, probabilmente distratti e troppo intenti a gongolarsi per essere riusciti ad arrivare ai vertici della dirigenza, anche sulle altre Aree non di loro competenza, si sono dimostrati come un gigante con i piedi di argilla. Ma attenzione perché quanto è capitato loro, domani, potrebbe capitare anche ad altri.

Gianni Melotti
Fisioterapista

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