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Lunedì 20 DICEMBRE 2010
Dietisti protestano contro il ministero della Salute
Alla base della protesta il mancato coinvolgimento nell’elaborazione delle Linee guida per la ristorazione ospedaliera presentate dal ministero e approvate giovedì scorso dalla conferenza Stato-Regioni.
Pur “condividendo le finalità ed i contenuti del progetto”, l’Associazione nazionale dietisti (Andid), esprime “stupore” nei confronti della scelta del ministero della Salute di escludere la figura professionale del dietista, “professionista espressamente formato e riconosciuto dal ministero stesso” dall’elaborazione delle linee guida per combattere la malnutrizione in ospedale adottando buone pratiche di alimentazione.
“È una questione cruciale di responsabilità verso la salute collettiva di tutti i cittadini” e “nella prospettiva di una nostra collaborazione attiva e di coinvolgimento nel progetto”, afferma la presidente dell’Andid, Giovanna Cecchetto. I dietisti infatti, aggiunge Cecchetto, “ da sempre operano nelle strutture sanitarie e nelle Comunità di sani e malati, occupandosi di ristorazione, di educazione alimentare e di dietoterapia, promuovendo la qualità e la sicurezza dei servizi rivolti ai cittadini, spesso in condizioni di organico assolutamente insufficiente. In questo senso si condividono le finalità ed i contenuti del progetto, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento del ruolo indispensabile del Dietista, affianco al medico specialista, nella gestione della nutrizione in Ospedale”, ma “si ritiene una criticità grave ed onerosa sul piano dei costi a carico del Servizio Sanitario, che la gestione degli aspetti clinico-assistenziali sia delegata esclusivamente alle Unità Operative di Dietetica e Nutrizione Clinica”.
L’Andid ha quindi annunciato che invierà al ministero della Salute le proprie osservazioni, con l’obiettivo di “elevare il livello di applicabilità delle linee guida e di favorire risposte appropriate alle esigenze nutrizionali e di salute degli utenti”.
Tenuto conto che, sottolineano i dietisti:
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