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Lunedì 23 GIUGNO 2014
Nasce la Società italiana di Gastroremautologia

Il lavoro della nuova società scientifica tenterà di approfondire gli studi sia dal punto di vista epidemiologico che diagnostico e terapeutico sulla associazione tra le malattie reumatiche e quelle gastroenterologiche. Patologie che sommate insieme contano circa 1 milione di pazienti solo in Italia.

Nasce ufficialmente la Società italiana di gastroremautologia (Sigr) e Vincenzo Bruzzese, presidente del nuovo soggetto sottolinea come artrite reumatoide, spondiloartriti, morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa ,quest’ultime due denominate malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), siano apparentemente malattie diverse, senza grandi punti di contatto. Solo di recente si è individuato un meccanismo eziologico comune: “Sia nelle malattie gastrointestinali che in quelle reumatologiche infatti c’è un aumento dell’infiammazione mediato da molecole chiamate citochine, che producono il danno articolare da una parte e della mucosa intestinale dall’altra”.

La Sigr nasce quindi proprio con lo scopo di approfondire gli studi sia dal punto di vista epidemiologico che diagnostico e terapeutico su questa intrigante associazione tra le malattie reumatiche e quelle gastroenterologiche. Apparati ed organi apparentemente così diversi e così lontani che invece hanno uno stretto rapporto  soprattutto dal punto di vista della reciproca influenza nell’indurre la patologia.  “La Sigr si propone di far dialogare e collaborare strettamente le figure del reumatologo e del gastroenterologo , al fine di meglio studiare queste profonde correlazioni  e di procedere ad una condivisione maggiore su  protocolli terapeutici , screening e follow up” commenta Bruzzese.

Il fine ultimo della Sigr è quello di migliorare le conoscenze per meglio curare i pazienti affetti da patologie croniche , spesso invalidanti, che colpiscono contemporaneamente l’intestino e le articolazioni e che hanno una causa comune. Patologie che sommate insieme contano circa 1 milione  di pazienti solo in Italia e il cui impatto sul peggioramento della qualità della vita è estremamente pesante.
 

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