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Lunedì 23 GIUGNO 2014
Furti farmaci in ospedale. Ecco il Decalogo anti-furto di NAS e SIFO
Nel solo mese di maggio si sono registrati quattro furti di farmaci oncologici per un valore di 450 mila euro, spiega il comandante dei Nas, Gen. Cosimo Piccinno, sottolineando le gravi conseguenze sull’accesso alle terapie da parte dei malati e sull'attività delle farmacie e degli ospedali. IL DECALOGO.
“Il problema dei furti dei farmaci, soprattutto nelle farmacie ospedaliere, ha assunto proporzioni allarmanti con danni considerevoli al Ssn e pertanto all’Erario. Nel solo mese di maggio si sono registrati quattro furti di farmaci oncologici per un valore di 450 mila euro”. Ad affermarlo, in una comunicazione inviata alla Fofi (Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani) è il comandante dei Nas., Gen. Cosimo Piccinno, sottolineando le gravi conseguenze di questi furti sull’accesso alle terapie da parte dei malati e sull’attività degli ospedali.
In particolare, “costi per il Ssn, relativi alla perdita economica subita, con difficoltà per le aziende ospedaliere e sanitarie di reperire nuovi fondi per coprire l’acquisto di ulteriori farmaci in relazione al budget annuale previsto”, ma anche “aumento delle spese relative all’installazione/potenziamento di sistemi per prevenire i furti (porte blindate, inferriate, polizze assicurative, vigilanza ecc.) o per ripristinare l’integrità della struttura dopo l’avvenuto furto”.
E poi la necessità di “attivarsi tempestivamente con prestiti e nuovi ordini per non interrompere la continuità terapeutica”, senza dimenticare, prosegue Piccinno, “la preoccupazione sulla destinazione dei farmaci sottratti, molti dei quali devono rispettare la catena del freddo. La loro corretta conservazione fa temere per la salute dei pazienti che potrebbero ricevere tali farmaci, con alterazione dell’efficacia o con potenziali reazioni avverse”.
Per evitare i furti, ed quindi il rischio di tali conseguenze, i Nas hanno allora realizzato in collaborazione con la Sifo, la società dei farmacisti ospedalieri, un “Decalogo per la prevenzione e la gestione dei furti di farmaci nei servizi farmaceutici ospedalieri e territoriali”, formato da 5 azioni “preventive” e 5 azioni “correttive”.
Eccole:
AZIONI PREVENTIVE
1. Dotare la farmacia di allarmi, telecamere a circuito chiuso e degli ausili necessari per la prevenzione dei furti (porta blindata, inferriate e la serratura di tipo europeo che necessita di codice per effettuare copia, etc.). Prevedere la vigilanza di una guardia giurata per il controllo specifico dell’accesso in farmacia.
2. Individuare un’unica area di immagazzinamento dei farmaci costosi in un’area interna dell’ospedale, dove poter utilizzare tutti gli accorgimenti idonei alla protezione dai furti, compresi la chiusura a chiave di armadi e/o frigoriferi e del locale stesso. L’area dovrà essere ben protetta e ad accesso limitato e dovranno essere responsabilizzate le figure interne per la gestione, il controllo e la vigilanza.
3. Limitarsi ad acquisti contenuti e frequenti per i farmaci costosi oggetto di furti (compatibilmente alle esigenze cliniche).
4. Limitare l’accesso ai locali della farmacia al personale esterno (corrieri etc.) per evitare perlustrazioni a scopo di furto, celate da false motivazioni. Eventualmente destinare al ricevimento dei farmaci un’area separata da quella di immagazzinamento. In questo modo si potrà evitare a personale esterno di avere una panoramica della quantità e valore dei armaci giacenti nella struttura (Linee Guida in materia di buona pratica di distribuzione dei farmaci, DM 06/17/1999, nonché del DPR 14/01/1997 – Requisiti minimi strutturali).
5. Se possibile, stipulare specifiche polizze assicurativa contro i furti.
AZIONI CORRETTIVE
1. Effettuare tempestiva denuncia ai Carabinieri/Nas, indicando farmaci, quantità e lotti sottratti.
2. Effettuare tempestiva comunicazione alle Direzioni Sanitaria e Generale.
3. Effettuare tempestiva comunicazione alle Case Farmaceutiche che vi hanno fornito i farmaci.
4. Dare risonanza della tipologia dei farmaci rubati e dei lotti a tutti i colleghi tramite sito SIFO.
5. Prestare attenzione perché in alcune sedi il furto si è ripetuto dopo alcune settimane (specialmente se il furto non è stato totale). La necessità di riapprovvigionarsi dopo il furto potrebbe essere considerata dai malviventi un’ulteriore opportunità per reiterare il furto.
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