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Giovedì 19 GIUGNO 2014
L’Aifa lancia l’Open Forum: nuova rubrica on-line per l’informazione rigorosa e indipendente
Per inaugurarla, l'Aifa ha scelto l’appello di un gruppo di medici liguri contro la disinformazione su vaccini. “Ad ogni intervento non corretto, sotto il profilo scientifico, sia attivata una pronta e decisa risposta istituzionale con la finalità di diffondere una corretta informazione”, chiedono i medici nell’appello.
Nasce oggi una nuova rubrica online dell’Agenzia Italiana del Farmaco. L’obiettivo è “supportare l'informazione rigorosa, scientificamente e clinicamente indipendente”, spiega l’Aifa che, per inaugurare il nuovo spazio, ha scelto l’appello di un gruppo di medici liguri che chiedono di dire “Basta alla disinformazione sui vaccini”
Ecco il testo dell’appello dei medici liguri:
“Da tempo si assiste ad una campagna denigratoria e talvolta colpevolizzante nei confronti dei vaccini, arrivando a confutare i loro benefici per la salute pubblica. Così come si alimentano, attraverso media (TV e Internet, soprattutto social network) false speranze su terapie di non dimostrata sicurezza ed efficacia quali, solo per rimanere all'ultimo esempio in senso temporale, il cosiddetto caso Stamina.
Riteniamo che non si possa più stare in silenzio ed accettare tutte le notizie distorte che vengono date su questi argomenti di salute, molto delicati, talvolta anche nella indifferenza del mondo scientifico e, addirittura, di quello delle Istituzioni.
Recenti, e meno recenti, trasmissioni TV ne sono un, triste e sconfortante, esempio (ultimi in termini di tempo i servizi della trasmissione “Le Iene” sul caso Stamina e sui vaccini ove viene dato ampio spazio agli anti-vaccinatori, senza un congruo spazio al contraddittorio). Queste operazioni tendono a sfruttare l'innato senso, umano, di compartecipazione al dolore per una malattia. Purtroppo non solo questo; sfruttano anche il senso di colpa che un genitore ha verso il proprio figlio affetto da una malattia non spiegabile completamente dalla scienza medica. I genitori sono vittime, in buona fede, di queste operazioni. Loro non hanno colpe, anzi sono assolutamente da comprendere, è umano aggrapparsi a qualsiasi cosa che possa spiegare quella malattia inspiegabile che ha colpito il loro figlio. Spesso, inoltre, abbiamo l'impressione che non siano solo le trasmissioni TV a “speculare” su questi genitori. E' dura dirlo ma lo facciamo.
Noi medici insieme alle Amministrazioni Statali e Regionali abbiamo l'obbligo ed il dovere della corretta applicazione delle raccomandazioni alla buona pratica vaccinale. Tali raccomandazioni rispondono a precise indicazioni della Medicina Basata sulle Prove (Evidence Based Medicine). Questo impegno comporta l'impiego di risorse finanziare e umane che coinvolgono nella loro attuazione varie professionalità, tutte miranti alla tutela della salute sia dei minori che degli adulti.
Tale attività, sempre maggiore e ancor più significativa in prossimità dell'auspicata sospensione del cosiddetto "obbligo vaccinale", è oggi seriamente messa in pericolo dalla diffusione, presso la popolazione, di informazioni che possono seriamente minare l'efficacia della prevenzione di malattie evitabili. Spesso ciò avviene da parte di associazioni laiche che si avvalgono di "consulenti" di parte e sempre con l'assenza di un contraddittorio scientifico e che fanno un utilizzo disinvolto della letteratura scientifica, che viene rigettata nella sua quasi totalità, salvo riferirsi ad isolati lavori di scarsa significatività.
Del tutto recentemente, annotiamo addirittura che si parla di “costo” dei vaccini differenziandolo in obbligatori e non obbligatori. Un errore concettuale, oltre che scientifico. Raffrontare il costo dei vaccini suddividendoli in obbligatori e non obbligatori, significa non calcolare il risparmio in termini di spesa sanitaria (ed il guadagno in salute dei cittadini) che si ha non dovendo curare le malattie, e le loro complicanze o gli exitus, combattute dai vaccini.
Per questi motivi chiediamo di supportare gli sforzi formativi e informativi delle Società Scientifiche ed, in particolare, riteniamo essenziali i seguenti punti:
1. Valutare gli aspetti deontologici dei messaggi non conformi alla letteratura scientifica, forniti dai medici consulenti.
2. Ad ogni intervento non corretto, sotto il profilo scientifico, di dette associazioni presso i mass media, attivare una pronta e decisa risposta istituzionale attraverso gli stessi canali usati, con la finalità di diffondere una corretta informazione.
3. Invitare le Amministrazioni Pubbliche nazionali e locali a non dare alcun appoggio (patrocini, sedi congressuali o altro di propria pertinenza) a dette associazioni”.
Firmatari:
• Michele Fiore, Dottore di Ricerca in Scienze Pediatriche, Pediatra di Famiglia, Genova, Federazione Italiana Medici Pediatri
• Alberto Ferrando, Pediatra di Famiglia, Pres. Fed. Regionale degli Ordini dei Medici della Liguria, Ass. Pediatri Liguri (APEL – www.apel-pediatri.org)
• Giorgio Conforti, pediatra di famiglia di Genova, responsabile nazionale della Rete Vaccini della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)
• Giovanni Semprini, pediatra di Famiglia di Genova, Segretario Provinciale di Genova FIMP, Segretario Nazionale FIMP
• Anna Ruocco, pediatra di Famiglia di Genova
• Giancarlo Icardi, Direttore Dip. Scienze Salute - Università di Genova Presidente SITI, Sezione Liguria
• Franco Giovanetti, Dirigente medico Igiene Epidemiologia ASL Alba Bra
• Stefano Prandoni, Pediatra di Famiglia
• Gino Tripodi, Direttore Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale IRCCS G. Gaslini – Genova, Direttore f.f. Laboratorio Centrale di Analisi IRCCS G. Gaslini - Genova
• Elio Castagnola, Responsabile f.f. Unità di Malattie Infettive Istituto Giannina Gaslini - Genova
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