quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 13 GIUGNO 2014
Veneto. Zaia: “Entro giugno pagheremo tutti i debiti ai fornitori”
La regione, riferisce il suo presidente Zaia, ha firmato con il ministero dell'Economia e
Finanze il contratto che permetterà di pagare i debiti pregressi delle Ulss venete. Si tratta di 810 milioni che saranno accreditati alle Aziende sanitarie entro giugno,
per essere immediatamente utilizzati per pagare i debiti verso i
fornitori.
“I fondi della seconda tranche per i l
pagamenti dei debiti pregressi delle nostre Ulss, pari a 810
milioni, saranno accreditati alle Aziende sanitarie entro giugno,
per essere immediatamente utilizzati per pagare i debiti verso i
fornitori. Abbiamo firmato con il ministero dell'Economia e
Finanze il necessario contratto, rispettando gli impegni che
avevamo preso con i fornitori”.
Ad annunciarlo lo stesso presidente della
Regione Veneto, Luca Zaia, dopo che il direttore generale dell'Area
Sanità e Sociale, Domenico Mantoan, ha materialmente siglato il
documento al Mef. Questi soldi, aggiunge il governatore, si vanno ad aggiungere ai 777 milioni
già erogati, per un totale quindi di 1 miliardo 587 milioni.
“I fondi della seconda tranche per i l
pagamenti dei debiti pregressi delle nostre Ulss saranno accreditati alle Aziende sanitarie entro giugno,
per essere immediatamente utilizzati per pagare i debiti verso i
fornitori”. In questo modo per Zaia, la regione, rispetta “gli impegni che
avevamo preso con i fornitori”.
“La soddisfazione per aver risposto alle sacrosante necessità dei
nostri imprenditori e fornitori è grande - conclude il
Governatore - ma grande è anche l'amarezza di aver dovuto subire
il diktat di uno Stato sempre più banca e sempre meno vicino ai
suoi cittadini, che ci ha costretto a contrarre di fatto un mutuo
a titolo oneroso, dopo aver bloccato in tesoreria centrale soldi
veri del Veneto e dei Veneti grazie alla tagliola del Patto di
Stabilità. Con quei soldi avremmo pagato tutti senza chiedere un
euro a Roma, e invece siamo stati costretti a contrarre un debito.
Ormai Roma con una mano ti blocca quello che hai e con l'altra ti
prende tutto ciò che può. Così non può andare avanti”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA