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Lunedì 12 MAGGIO 2014
Lazio. Ottocento euro di rimborso per chi partorisce a casa

Lo stabilisce un decreto che, inoltre, fissa le regole per il potenziamento della rete dei consultori regionali. La possibilità di partorire tra le mura delle propria casa è percorribile però solo nel caso sia accertato  dal ginecologo che si tratta di un parto  naturale senza complicanze.

Ottocento euro di rimborso per chi partorisce a casa. Questa la tariffa fissata dalla Regione Lazio nel decreto firmato dal Presidente Nicola Zingaretti.

"L’indicazione della tariffa – sottolinea una nota della Pisana - era attesa dall’aprile del 2011 quando venne pubblicato il decreto 29 con cui si definivano i criteri e le modalità  per ricevere il rimborso forfettario nel caso si fosse optato per il parto a domicilio. Una  scelta che negli ultimi anni è tornata a fare proseliti in modo significativo, solo negli ultimi mesi la Regione ha ricevuto almeno 10 richieste in tal senso e provenienti da tutte le Asl. La mancata fissazione del rimborso aveva reso quel provvedimento una sterile dichiarazione di principi.  Ora il percorso  si sblocca”.

La possibilità di partorire tra le mura delle propria casa è percorribile però solo nel caso sia accertato  dal ginecologo che si tratta di un parto  naturale senza complicanze. Nello stesso decreto il Commissario ad acta detta le regole per potenziare la rete dei consultori regionali.

“Ora c’è il rilancio, la primavera della rete dei consultori che vuol dire attenzione massima alle famiglie, ed ai loro problemi – spiega Zingaretti – vanno in questo senso la quantificazione del contributo di 800 euro per chi vuole partorire a casa, fenomeno che fino agli anni 70 era di massa soprattutto nelle province, e la riqualificazione del consultori. Con il provvedimento procediamo alla definizione di una griglia di indicatori e funzioni base che deve essere uguale in tutte le Asl , a differenza di quanto accade oggi, al fine di garantire a tutti i cittadini del Lazio uguale accesso alle cure e all’assistenza. Il programma riqualifica e uniforma l’offerta dei consultori istituendo una coordinamento a livello regionale indispensabile per armonizzare l’attuazione di quanto previsto dal decreto”. 
 
 

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