quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 13 MAGGIO 2014
Pediatria. Fimp contro Nativity: "Così si incrementa il consumismo sanitario"

Questa la posizione della Federazione dei pediatri di famiglia sull'iniziativa promossa lo scorso weekend a Lamezia Terme da 150 pediatri calabresi, con il sostegno della Regioni e di altre organizzazioni ed enti, per offrire visite specialistiche gratuite ai bambini. "L’accesso gratuito e non motivato non equivale a un’assistenza migliore".

E' nata per "fare prevenzione essenziale in età pediatrica" offrendo "la possibilità alle famiglie di essere informate direttamente sui progressi della medicina infantile e al tempo stesso poter usufruire gratuitamente di controlli medico specialistici per i loro bambini". Eppure Nativity non ha raccolto grandi favori tra i pediatri della Fimp.

L'iniziativa si è svolta lo scorso weekend a Lamezia Terme, promossa da 150 pediatri calabresi, condivisa con il pontificio consiglio per la famiglia e patrocinata dal presidente della Repubblica e dai ministeri della Salute, dell'Istruzione, della Giustizia e delle Politiche Agricole. Tre giorni di sensibilizzazioni, visite e consulenze che, per la Fimp, "rischiano di alimentare il consumismo sanitario" perché "l’accesso gratuito e talvolta non realmente motivato presso ambulatori super specialistici non necessariamente equivale a un’assistenza migliore e appropriata", afferma la Fimp in una nota in cui si sottolinea che la migliore pediatria "è quella dei "pediatri di famiglia impegnati 365 giorni all'anno nell'assistenza". Quella dei pediatri che "conoscono la storia clinica del bambino sin dalla sua nascita, perché ne seguono lo sviluppo psico-fisco dall’infanzia all’adolescenza e proprio per questo è in grado di consigliare alla famiglia i percorsi diagnostici-terapeutici più appropriati". Per questo la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) guarda "con attenzione ma anche con spirito critico eventi spot come Nativity, che nascono e si esauriscono nell’arco di pochi giorni. Perché anche alcuni fondamenti della salute come la prevenzione, ad esempio sui corretti stili di vita alimentari, non si possono certo esaurire nello spazio di una kermesse".
 
I pediatri della Fimp ricordano quindi che "il principio dell’appropriatezza delle cure, insieme a quello dell’efficacia e dell’efficienza, garantisce un risparmio per il Ssn, e al tempo stesso impone una valutazione responsabile sul se, come e quando, inviare il bambino dallo specialista per un consulto approfondito", mentre "iniziative come Nativity rischiano, potenzialmente, di contribuire a incrementare un fenomeno già noto molto abusato nel nostro Paese: il 'consumismo' sanitario"; fenomeno "responsabile di un aumento dei costi senza benefici per i cittadini e induttore di un aumento della dannosa medicina difensiva".

© RIPRODUZIONE RISERVATA