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Lunedì 12 MAGGIO 2014
Diabete giovanile. Lorenzin: “Promuovere modelli educativi e sociologici nell'infanzia”
Questo il messaggio inviato dal ministro della Salute in occasione del Convegno Nazionale Antel sul diabete giovanile promosso il 9 maggio scorso presso il dicastero. Da Antel e Plantenoprofit anche un progetto di cooperazione internazionale a favore del Senegal. IL MESSAGGIO.
“Promuovere iniziative e progetti sempre più aperti, attenti al valore della relazione d’aiuto e della conoscenza delle culture, rappresenta una strada importante per costruire insieme percorsi di crescita interpersonale, sia nelle professioni sanitarie, che nel tessuto sociale ove queste si spendono quotidianamente”. È questo uno dei messaggi rivolti dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al convegno nazionale sul diabete giovanile promosso lo scorso 9 maggio da Antel presso il dicastero. Presa in carico, cura, sorveglianza e assistenza alle famiglie, cooperazione internazionale fra Italia e Senegal nell'assistenza sociale. Questi i temi al centro della giornata di lavoro che ha visto l'intervento delle principali Società scientifiche mediche ed Associazioni dei pazienti e familiari nel campo della diabetologia e delle malattie metaboliche.
“Sono certa che il convegno, che intende focalizzare l’attenzione sul paziente e sulla sua famiglia mediante un corretto approccio della diagnosi, della terapia e dell’assistenza quotidiana- costituirà un’occasione significativa anche per sottolineare l’importanza di una valutazione puntuale dei modelli educazioni e sociologici fondamentali nell’infanzia quali l’educazione alimentare, lo sporta, la sorveglianza a scuola come ha casa”, ha aggiunto Lorenzin nel suo messaggio, in cui si plaude anche al progetto Italia Senegal.
Molti, poi, gli interventi degli esperti nel corso della giornata. L’AMD (Associazione Medici Diabetologi ) è intervenuta con la pediatra Ippolita Patrizia Patera dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che ha illustrato ai convenuti le recenti linee guida per la gestione del come diabetico e della chetoacidosi al primo esordio e i modelli educativi e psicologici della presa in carico del giovane paziente con il coinvolgimento dei familiari, dell'istituzione scolastica,delle professioni sanitarie e del pediatra di base.
La SIMEU ( Società Italiana Medicina di Emergenza Urgenza ) ha curato la sessione della gestione dell'iperglicemia nel diabete giovanile in Pronto Soccorso con il Presidente Regionale Lazio Francesco Rocco Pugliese , Capodipartimento del Dea al Sandro Pertini di Roma e con il Segretario Nazionale Simeu Maria Pia Ruggieri del Dea del San Giovanni di Roma. Utili e importanti informazioni sono emerse dal confronto delle varie linee guida d'intervento con una revisione obiettiva, basata sulle evidenze medico-cliniche, derivanti da recenti studi retrospettivi e trials sperimentali.
Le associazioni dei familiari dei giovani pazienti sono state rappresentante da Antonio Cabras,Presidente della Federazione Nazionale Diabete Giovanile, che ha parlato del piano nazionale per il diabete: l'assistenza del diabetico in età evolutiva.
L'aspetto tecnico del miglioramento continuo della qualità degli autotest per la glicemia,del monitoraggio della malattia e dei relativi biomarcatori è stato affrontato dall'Agenzia per il Diabete della Regione Toscana e dai servizi diagnostici dell'Azienda Universitaria Ospedaliera del Careggi con Ilaria Dicembrini, Agostino Ognibene e Alba Marzo.
La sessione sui progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo con il Senegal è stata curata dai promotori del Convegno, Associazione Planetnoprofit, che con il Presidente Cristiano Di Blasi e Massimo Martin hanno condiviso con i partecipanti il progetto già avviato nel Senegal che ha visto la costituzione di un ambulatorio sociale per la cura del diabete giovanile in Africa con lo sviluppo di politiche sul territorio nel campo della prevenzione,monitoraggio e screening della popolazione.
Inoltre è stata presentata un'esperienza di Teatro del paziente e dei cooperanti effettuata nel 2013 in Senegal con il progetto Children with diabetes medilab intercultural workshop.
Il rischio cardiovascolare in Africa,l'esperienza di un cooperante è stata curata da Manuel Monti,coordinatore regionale AMEC ( Associazione per la cura delle malattie metaboliche e cardiovascolari ).
Il Presidente Nazionale della Confederazione dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico, Fernando Capuano, nel leggere il messaggio istituzionale fatto pervenire dal Ministro della Salute, ha ringraziato il Ministro per l'ospitalità presso il ministero, il sostegno assicurato all'iniziativa e la sensibilità mostrata per la tematica delle malattie in età pediatrica . Sempre Capuano ha ricordato che la figura sanitaria del TSLB da alcuni anni concorre alla diffusione di sani e corretti stili di vita per la prevenzione delle malattie metaboliche che stanno registrando un'elevata incidenza nei paesi occidentali a causa del regime dietetico ricco di carboidrati e per la vita più sedentaria dei ragazzi e degli adulti.
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