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Martedì 07 DICEMBRE 2010
Fazio: in Sardegna serve più territorio e meno ospedale

Intervenendo ieri al convegno “La sanità che cambia: ridisegnare il modello Sardegna”, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha esortato a una riforma che riduca i ricoveri trasformando gli ospedali in strutture di lungo degenza e riabilitazione. Una ricetta valida per tutto il Paese.

"Oggi la Sardegna ha troppi posti letto, troppi ricoveri ospedalieri, e manca invece di strutture di riabilitazione e di lungo degenza". Lo ha detto a Cagliari il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che partecipando al convegno "La sanità che cambia: ridisegnare il modello Sardegna" ha illustrato il suo progetto per la sanità sarda, anche per rimettere in equilibrio i conti che oggi, in Sardegna, segnano un deficit da 200 milioni di euro.
Riportando la cronaca della giornata di lavoro, il giornale La Nuova Sardegna spiega come Fazio abbia rimarcato che la Regione “ha troppi posti letto, più di 4/4,5 per milione di abitanti contro i tre previsti dal patto della salute. Sono troppi i ricoveri ospedalieri e mancano, invece, servizi nel territorio, riabilitazione e lunga degenza". Ridisegnare il modello della sanità sarda significherà, allora, “tagliare dei posti letto e magari trasformare qualche piccolo ospedale da struttura per acuti in lungodegenza o riabilitazione. Questo perché i piccoli ospedali non possono più garantire le stesse prestazioni dei grandi, dove ci sono le emergenze, le grosse apparecchiature e le alte tecnologie. Non è solo un problema economico – ha osservato il ministro – ma di buona sanità. La riforma è necessaria e va fatta in tutto il Paese".

Fuori dal Palazzo del convegno, Fazio si è fermato a parlare anche con le OOSS che stavano manifestando contro l’assunzione di lavoratori interinali. Dopo aver raccolto le dichiarazioni degli operatori socio-sanitari, il ministro si è confrontato con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che successivamente ha annunciato la convocazione di un incontro la prossima settimana nella sede della presidenza della Giunta regionale.

 

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