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09 MARZO 2014
Run for Parkinson's. Al via la V edizione in oltre 40 città italiane
Torna anche quest'anno, nel mese di aprile, l’iniziativa che promuove la sensibilizzazione della malattia in tutto il mondo. Una corsa non competitiva che raduna pazienti, amici, parenti e sostenitori per testimoniare la solidarietà verso chi ha sviluppato la patologia. Testimonial d’eccezione Jury Chechi.
Un unico evento, 10 nazioni coinvolte, più di 40 città partecipanti solo in Italia, 50.000 iscritti e 380.000 km percorsi nell’ultima edizione 2013: questi sono i numeri della Run For Parkinson’s, l’iniziativa internazionale di sensibilizzazione giunta alla quinta edizione italiana. Con la diagnosi, la vita del malato di Parkinson e quella della sua famiglia si trasforma in una maratona piena di ostacoli. Da questa metafora nacque l’idea della corsa a beneficio dei parkinsoniani e delle loro famiglie. Una corsa non competitiva che raduna pazienti, amici, parenti e sostenitori per testimoniare, con la loro presenza, l’impegno e la solidarietà verso chi ha sviluppato la patologia.
Si tratta del più grande evento al mondo dedicato alla malattia, promosso nel nostro Paese dall’associazione Italia Run for Parkinson’s. Molteplici corse si svolgono in tutto il territorio, dando vita a un evento ludico e sportivo di caratura nazionale che coinvolge il pubblico in un atto di solidarietà verso i pazienti e i loro caregiver. La Run For Parkinson’s prende il via ad Aprile, mese in cui ricorre ogni anno la Giornata Mondiale del Parkinson, e si snoda attraverso diverse iniziative in tutta Italia, fino a luglio, con apice nella corsa al Parco di Monza del prossimo 8 giugno, organizzata da A.I.G.P. Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani. A fare da testimonial all’evento anche quest anno sarà il campione olimpico, Jury Chechi.
Run for Parkinson’s nasce in spagna nel 2010, da un’intuizione di un gruppo di malati di Parkinson ,proprio come metafora degli ostacoli che quotidianamente i pazienti e le loro famiglie affrontano. Nel 2011 la manifestazione giunge per la prima volta anche in Italia, grazie ad Aigp, dando vita a due grandi eventi che si tennero a Milano e Venezia. I numeri della manifestazione sono andati crescendo nel corso degli anni. Nell’ultima edizione le città italiane che hanno aderito all’iniziativa sono state quarantadue. Una manifestazione inarrestabile, che riunisce sempre più partecipanti a testimonianza del fatto che il Parkinson non si ferma ma anche che le persone non sono disposte a interrompere la loro marcia verso sfide sempre nuove. Se lo scorso anno infatti, la somma totale dei chilometri percorsi sarebbe stata pari alla distanza Terra-Luna, quest anno l’obiettivo è ancora più ambizioso: infrangere la barriera del suono. La partecipazione è aperta a tutti e chiunque può decidere di correre o anche camminare, secondo le proprie possibilità.
“Run For Parkinson’s rappresenta l’occasione di vivere la malattia in modo attivo, da veri protagonisti. Una corsa è sicuramente quanto di più lontano ci sia, nell'immaginario comune, dal soggetto affetto da problemi motori ma proprio per questo rappresenta una meravigliosa seconda possibilità per affermare con i fatti la volontà di vivere e di non soccombere passivamente a un percorso già segnato da questa diagnosi”, ha dichiarato Claudia Milani, Presidente di Italia Run For Parkinson che prosegue: “Run For Parkinson’s è un’iniziativa nata da gruppo di persone che non hanno altro fine se non quello di testimoniare, divertendosi, questa realtà”.
In Italia sono 250.000 le persone che hanno sviluppato la malattia; di questi 1 su 4 ha meno di 50 anni. Secondo i dati recentemente diffusi dall’Epda (European parkinson’s disease association) per il 2030 si stima un raddoppiamento delle cifre. L’età di insorgenza della patologia si va via via abbassando, tanto che oggi si conta almeno un 10% dei parkinsoniani con meno di 40 anni. Sebbene vi siano state significative evoluzioni in ambito diagnostico, terapeutico e scientifico e oggi sia possibile controllare il Parkinson, ancora non si conosce una cura definitiva in grado di sconfiggerne la progressione o la comparsa.
Ci sono 5.000.000 di persone con Parkinson nel mondo. Cinque milioni di buone ragioni per correre tutti insieme. La lotta al Parkinson non conosce frontiere.
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