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Giovedì 20 FEBBRAIO 2014
Da pediatri e Mmg un “no” a chi vende “false illusioni”

E un sì solo a “terapie certificate”, ma anche eliminazione della tassa di registrazione europea per gli oppioidi in età pediatrica e allarme sull’utilizzo di alcol per le donne in gravidanza. Queste le iniziative della Whisper, World Health Initiative for Social Pediatrics, Education and Research, nata a Montecarlo

Eliminazione della tassa di registrazione europea per i farmaci oppioidi in età pediatrica nell’ambito della terapia del dolore. Semaforo rosso al consumo di alcol nelle donne in gravidanza come avviene con il fumo, con un’indicazione per i produttori di bevande a segnalare in controetichetta che l’assunzione di alcolici nuoce al nascituro. E soprattutto un no deciso a chi vende “false illusioni” per la salute dei bambini e un sì solo a “terapie certificate”.
 
Sono queste alcune delle proposte che arrivano dal Whisper, World Health Initiative for Social Pediatrics Education and Research, a Society for children and families, associata all’Association Monegasque pour le Perfectionnement des Connaissances des Medecins (Ampcm). Una neonata società di professionisti provenienti da Italia, Spagna, Olanda e Israele che ha messo la “prima pietra” a Montecarlo in occasione di una Consensus conference realizzata dal principato di Monaco per fare emergere esigenze e bisogni inespressi in ambito medico, scientifico e sociale e ricercare, grazie al confronto tra professionisti internazionali, soluzioni efficaci e concrete.
 
“La Whisper raccoglie esperienze e professionalità provenienti da molti Paesi – ha dichiarato Giuseppe Mele, presidente di Paidoss, l’Osservatorio nazionale per la salute dell’infanzia e dell’adolescenza – e nasce dall’esigenza di poter incidere anche nelle politiche sociali dei Governi europei per tutelare con un approccio multidisciplinare la salute psicofisica della popolazione con particolare riguardo all’ambiente, ai contesti familiari, alla gravidanza, all’infanzia, all’adolescenza mediante iniziative di sensibilizzazione alla prevenzione, ai corretti stili di vita, all’uso consapevole ed appropriato dei farmaci. Per tutelare le persone, non i professionisti. Non possiamo più ragionare in un’ottica di compartimenti stagni – ha aggiunto Mele – la sanità deve essere vista in un’ottica di globalità e di continuità di assistenza attraverso processi formativi comuni e comportamenti omogenei che sappiano raccogliere e intercettare i nuovi bisogni di salute comuni a molti Paesi, così come è emerso nella consensus conference. Anche perché nel vecchio continente è in corso un processo di trasformazione sociale profondo di cui non possiamo non tenere conto”.
 
"Detassare" il dolore pediatrico. Solo in Italia ci sono 11milioni e 800mila bambini, di cui 11mila eleggibili per le cure palliative. Di questi il 96% soffre di dolore cronico da moderato a grave. Ma in Europa gli oppiacei per uso pediatrico sono off label (tranne la morfina per via orale) riducendo quindi molto l’armamentario” necessario per combattere il dolore cronico. Anche perché la tassa di registrazione per farmaci oppioidi con indicazione pediatrica è elevata e quindi l’interesse delle aziende si ferma. Ecco perché la prima azione che Whisper, intende mettere in atto è presentare una proposta alle autorità regolatorie per la sua eliminazione . “La tassa di registrazione imposta dall’Ema ammonta a 50mila euro per prodotto e per ogni nazione – ha spiegato Guido Fanelli, Presidente commissione dolore e cure palliative presso il Ministero della Salute e Direttore Uoc dell’Aou di Parma - un costo elevato che dissuade le aziende ad investire soprattutto difronte a numeri di popolazione esigui. Non c’è mercato. per questo intendiamo presentare una proposta formale all’Ema per eliminare questo freno alla terapia del dolore per i bambini”.
 
No a terapie miracolose non certificate. Ma le iniziative non si fermano qui. E dalla neonata società di professionisti arriva anche un monito per contrastare le “terapie miracolose” che ingenerano false speranze tra le famiglie.
 
“Si sta usando in modo improprio il termine di cura compassionevole – ha detto Giuseppe Ventriglia, Responsabile area nazionale dei progetti educativi della Simg –  esiste una normativa che regola questa materia; cura compassionevole significa fornitura di un farmaco di cui si conosce già un’ipotesi di effetto favorevole, ma di cui non è ancora terminata la sperimentazione. Quindi nel caso non ci fosse  alternativa si può anche chiedere di ricorrere all’utilizzo di questi farmaci anche prima che venga definito in modo appropriato il rapporto beneficio rischio. Un conto è una partecipare al dolore di una famiglia, un conto è pensare che sia lecito somministrare qualsiasi cosa”.
 
“Le terapie miracolose in sanità non esistono, eppure in molti Paesi ciclicamente assistiamo a casi di non comprovata scientificità che hanno comunque un appeal sulla famiglie – ha affermato Alfonso Delgado Rubio, Direttore della clinica pediatrica dell’Università San Pablo Ceu di Madrid nel corso della consensun conference – per questo dobbiamo essere molto esigenti nell’evitare tutto questo. Crediamo quindi che i ministeri non dovrebbero permettere terapie che non hanno alcun tipo di certezza scientifica. E su questo intendiamo portare avanti iniziative per tutelare bambini e famiglie”.
 
Gli effetti negativi dell’alcol in gravidanza. Infine tra le iniziative che saranno condotte dalla Whisper-mc è la lotta al consumo di alcol nelle donne in gravidanza per proteggere il feto da gravi effetti collaterali. Per questo, così come avviene per il fumo, i professionisti proporranno che i produttori di bevande alcoliche segnalino nella contro-etichetta che l’assunzione di alcolici nuoce al “bambino non ancora nato”, come già avviene in molti Paesi del mondo, Usa e Sud Africa tra i tanti.
 

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