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Giovedì 25 NOVEMBRE 2010
Psn, promosso a pieni voti dai medici di famiglia della Simg
“Per la prima volta un documento importante ci valorizza pienamente”. I camici bianchi della Simg riuniti a Firenze in occasione del 27° Congresso nazionale hanno espresso il loro plauso al Piano sanitario nazionale messo a punto dal Ministro Fazio. Ma sono anche preoccupati che la crisi politica metta a repentaglio i risultati raggiunti in sanità
Promosso con lode il Piano sanitario nazionale 2011-2013: valorizza pienamente la figura del medico di famiglia e con rigore punta a raggiungere l’efficienza del sistema. Il testo - messo a punto dal ministro della salute Ferruccio Fazio e approvato nei giorni scorsi dai presidenti delle Regioni, pronto a sbarcare sul tavolo delle Conferenza Stato Regioni - ha ricevuto il pieno consenso dei medici di medicina generale della Società italiana di medicina generale (Simg) riuniti a Firenze dal 25 al 27 novembre per il 27° congresso nazionale dal titolo “Da un sistema di linee giuda ad un sistema di rete”. Ma i medici lanciano anche l’allarme sulla crisi politica: “Speriamo che l’ennesima crisi di governo non ci lasci a piedi. Abbiamo bisogno di stabilità. L’auspicio è che l’ennesimo ribaltone della politica nazionale non comprometta gli ottimi risultati raggiunti in sanità“.
Soprattutto non comprometta quanto contenuto nel nuovo Psn. Un piano, ha spiegato Claudio Cricelli presidente della Simg, che per la prima volta affronta le problematiche del Paese con una visione d’insieme risolutiva.
“Il testo del Psn condivide la nostra ‘filosofia’ – ha detto Cricelli, – e ci vede al centro della rete assistenziale, come parte integrante dell’alleanza tra cittadini, istituzioni e professionisti. Troppo spesso in passato siamo stati considerati come interlocutori ‘esterni’, talvolta guardati con sospetto. Oggi invece – ha aggiunto – si riconosce che i progetti sviluppati in questi anni dalla Simg rappresentano il modello concreto per raggiungere gli obiettivi di efficacia e appropriatezza e di presa in carico globale del cittadino. Riteniamo che questo Piano, che si pone come obiettivo l’efficienza del sistema, sia estremamente rigoroso”.
I principi chiave cui si ispira, ossia centralità delle cure primarie e delle strutture territoriali, continuità assistenziale e integrazione ospedale-territorio, governance e rilancio delle misure di prevenzione, sono da sempre le pietre miliardi della “politica” portata avanti dalla Società scientifica. Una società che negli anni, ha spiegato Ovidio Brignoli, vicepresidente della Simg, si è dotata di strumenti ad hoc, come la banca dati Health Search e il progetto Sissi “simulazione sulla spesa sanitaria”, proprio per governare con “consapevolezza, appropriatezza ed efficacia i percorsi clinico-assistenziali dei pazienti”.
“Strumenti che ci permettono di ricavare una fotografia sempre aggiornata dei nostri assistiti – ha spiegato Brignoli – e di capire giorno per giorno i nuovi bisogni e le emergenze. Disponiamo di conoscenze approfondite della epidemiologia della popolazione italiana, dei costi associati ai comportamenti dei medici, della qualità delle prestazioni erogate. Un ‘patrimonio’ che ci pone in una posizione privilegiata nel valutare l’impatto delle nuove soluzioni sanitarie”.
I medici non nascondono però le loro preoccupazioni sull’attuale crisi politica che potrebbe compromettere la stabilità del Ssn. “è necessario avere stabilità, concretezza e continuità – ha affermato Cricelli -. Non è più tollerabile che ogni momento di instabilità si traduca in un cambiamento radicale di rotta, con la conseguente rivoluzione dei principi cardine. Ribadiamo il nostro impegno nel sostenere il sistema con gli strumenti della medicina generale. Perché tutti i cittadini, colpiti da malattie acute o croniche, abbiano la miglior cura al minor costo possibile”.
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