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Mercoledì 24 NOVEMBRE 2010
Piemonte: 31 mln di euro per assistenza a disabili e non autosufficienti
I fondi - suddivisi in 25,4 milioni di euro per anziani non autosufficienti e 6 milioni di euro per non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni – saranno erogati agli “enti capofila” (Asl o enti gestori, tra cui Comuni o consorzi) che a loro volta erogano contributi economici a chi deve ridurre il proprio lavoro per prendersi cura di un familiare o per finalità quali l’assunzione di una badante e l’acquisto di pasti a domicilio.
Ammonta a 31 milioni il finanziamento erogato dalla Regione, attraverso la liquidazione per l’esercizio 2009, a sostegno delle persone non autosufficienti accudite e curate a domicilio. I fondi andranno ad una serie di enti capofila (Asl o enti gestori, tra cui Comuni o consorzi) che a loro volta erogano contributi economici per una serie di servizi volti alle cure familiari, all’affidamento e ad altre prestazioni per questa fascia di popolazione.
“Si tratta di un provvedimento importante – ha affermato l’assessore alla Sanità, Caterina Ferrero – poiché tra le destinazioni di questi fondi, gestiti dagli enti capofila sul territorio piemontese, vi è per esempio, non solo il contributo per l’assunzione di una badante, ma anche il riconoscimento economico a favore di chi deve ridurre il proprio lavoro o addirittura rinunciarvi per accudire il famigliare non autosufficiente”.
In base alla normativa regionale il 50% del costo delle prestazioni socio-sanitarie è assunta dalle Asl, mentre il rimanente è a carico dell’utenti o degli enti gestori del servizio socio-assitenziale. In allegato, a fondo pagina, l'elenco degli enti capofila individuati per la gestione dei fondi con la somma assegnata a ciascuno di loro per i due ambiti di intervento a sostegno della non autosufficienza.
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