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Martedì 23 NOVEMBRE 2010
Umbria: ragazza morta dopo trasferimento tra ospedali. Orlando chiede relazione

Il caso risale al 2006. Dopo l’esposto denuncia dei familiari, è stata aperta un’inchiesta su eventuali responsabilità dei medici che, considerandola fuori pericolo, ne disposero il trasferimento in un’altra struttura dove, subito dopo l'arrivo, le condizioni neurologiche della paziente precipitarono. Sul caso il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul Ssn, Leoluca Orlando, ha chiesto una relazione all’assessore alla Salute Riommi.

Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario, Leoluca Orlando, ha scritto all’assessore alla tutela della Salute della Regione Umbria, Vincenzo Riommi, in merito ad un presunto errore sanitario di cui sarebbe rimasta vittima, secondo quando denunciato dai genitori, una sedicenne di San Giustino Umbro. Nella vicenda risulta indagato un medico della Terapia intensiva e della rianimazione del Santa Maria della Misericordia.

“Senza pregiudizio per le indagini ancora in corso da parte della competente autorità giudiziaria – ha spiegato Orlando – abbiamo chiesto all’assessore competente di far pervenire una relazione sull’episodio segnalato, con eventuali valutazioni anche in ordine a specifiche responsabilità individuali e informazioni su provvedimenti sanzionatori o cautelari eventualmente adottati a carico di responsabili”. Questo per fornire alla commissione gli elementi “per eventuali ulteriori adempimenti di competenza”.

Questi, intanto, i fatti a conoscenza della commissione. Il 31 agosto 2006, Maria Cristina Ricci, 16 anni, rimane coinvolta in un incidente stradale che le provoca un trauma cranico e toracico oltre ad una lesione al piede sinistro. Viene ricoverata prima presso l’ospedale di Città di Castello (PG), poi, considerando l'importante compromissione neurologica evidenziata, presso il reparto di Terapia intensiva e rianimazione dell'ospedale Santa Maria della Misericordia (“Silvestrini”) di Perugia. Qui la ragazza viene sottoposta ad intervento chirurgico per la riduzione di un grosso edema al piede.
Considerandola fuori pericolo, il 6 settembre 2006 i responsabili del reparto perugino dispongono il trasferimento all'ospedale di Città di Castello. Ma non appena raggiunta la nuova struttura, le condizioni neurologiche della ragazza precipitano immediatamente, al punto da rendere necessario un nuovo ricovero nella rianimazione perugina, dove la giovane muore l’8 settembre 2006.
 

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