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Venerdì 31 GENNAIO 2014
Lazio. Smi: "Soddisfazione moderata per decreto Case Salute. Serve strategia per precari"

Dopo la definizione del testo il vicesegretario regionale del sindacato, Paolo Marotta, ritiene "che bisogna stabilire una modalità affinchè medici, giovani e precari, possano avere una corsia preferenziale per prestare servizio nelle nuove strutture".

Soddisfatti, ma con moderazione. E’ questo il giudizio espresso dallo Smi in merito al decreto sulla Case della Salute, appena definito da Regione e parti sociali.

“Si tratta di un primo passo – commenta il vicesegretario del Lazio, Paolo Marotta - verso quella innovazione indispensabile per rendere funzionale ed efficace il sistema delle cure territoriali. Con l’approvazione di questo decreto inizia, infatti, la prima fase per l'avvio del progetto: ‘Case della Salute’, in cui potranno lavorare, su scelta volontaria, tutti i medici di medicina generale; fattore determinante per garantire una migliore qualità dell’assistenza sanitaria”.

Secondo Marotta non mancano, però, alcune criticità, tra cui quella relativa al precariato. “Non è stata ancora stabilita una strategia per far si che i medici, giovani e precari, possano avere una corsia preferenziale per prestare servizio nelle Case della Salute. Auspichiamo che questo avvenga al più presto, poiché riteniamo basilare l’apporto di professionisti ancora troppo all’ombra di un meccanismo obsoleto e farraginoso”.

In attesa di soluzioni relative alla spinosa questione del precariato, Marotta si augura che la Regione Lazio investa in maniera significativa nell'informatizzazione. “E’ un elemento imprescindibile per il successo di un progetto ambizioso come quello delle Case della Salute, che punta a rinnovare strutturalmente il comparto della Medicina Generale. Auspichiamo dunque che, raggiunti gli accordi, seguano i fatti”.
 

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