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Mercoledì 22 GENNAIO 2014
Istat. Questa volta il Senato dice sì a Padoan presidente
Dopo il voto “nullo” della settimana scorsa, perché non era stato raggiunto il quorum di maggioranza dei 2/3, la Commissione Affari Costituzionali dice sì alla nomina indicata dal Governo lo scorso 27 dicembre.
Il 16 gennaio non era passata, almeno con la maggioranza dei 2/3 prevista dalle norme. Ma oggi la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha corretto il tiro e si è espressa con il quorum giusto per dare il via libera alla nomina di Pier Carlo Padoan a presidente dell’Istat, designato dal Governo il 27 dicembre scorso.
Il parere positivo ha ottenuto 20 voti a favore, due no e una scheda bianca. La settimana scorsa invece la nomina era stata bloccata con solo 17 sì, rispetto i 18 necessari per raggiungere i due terzi.
Pier Carlo Padoan è dal 2007 Vice Segretario Generale dell’OCSE. Dal 1° dicembre 2009 è stato anche nominato Capo Economista, pur mantenendo il suo ruolo di Vice Segretario Generale.
Oltre a capo del Dipartimento di Economia, Padoan è il rappresentante dell’OCSE al G20 Finanza ed è anche a capo della Risposta Strategica, della Green Growth and Innovation Initiative dell’OCSE e contribuisce a creare le necessarie sinergie tra il lavoro del Dipartimento di Economia e gli altri organi direttivi.
Padoan prima di entrare all’OCSE è stato Docente di Economia all’Università La Sapienza di Roma e Direttore della Fondazione Italianieuropei, un think-tank politico che si concentra su questioni economiche e sociali fondato da Massimo D’Alema.
Dal 2001 al 2005, Padoan è stato il Direttore Esecutivo italiano presso il Fondo Monetario Internazionale, responsabile per Grecia, Portogallo, San Marino, Albania e Timor Leste. E’ stato membro del Consiglio di Amministrazione e ha presieduto una serie di Comitati Consiliari. Durante il suo mandato all’ FMI è stato anche incaricato della European Co-ordination.
Dal 1998 al 2001, Padoan è stato consigliere economico dei Premier Massimo D’Alema e Giuliano Amato e responsabile della politiche economiche internazionali. E’ stato responsabile per il coordinamento della posizione italiana nei negoziati dell’ Agenda 2000 per il bilancio UE, l’Agenda di Lisbona, il Consiglio Europeo, gli incontri bilaterali e i vertici del G8.
E’ stato consulente della Banca Mondiale, della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea.
(Cenni biografici tratti dal sito dell’Università Ca’ Foscari)
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