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Venerdì 19 NOVEMBRE 2010
Istat: 7 italiani su 10 si sentono in buona salute
Nel 2010 il 70,6% degli italiani ha affermato di sentirsi bene, contro il 69,3% dello scorso anno. Lo rileva l’Annuario statistico Istat pubblicato oggi, dal quale emerge che è costante il numero di medici di medicina generale, diminuisce però il numero di assistiti per medico. Trend inverso per i pediatri. Migliora l'assistenza territoriale, ma l’ospedale resta il punto di riferimento della sanità italiana, pur con significativi cambiamenti: la quota di posti letto in day hospital rispetto gli ordinari è aumentata dall’8,3% nel 1997 al 14,4% nel 2006.
Gli italiani si sentono in forma. Anche più dello scorso anno. Seppur di poco, infatti, cresce la quota di persone che definisce il suo stato di salute “buono” o “molto buono”, che è passata dal al 69,3% del 2009 al 70,6% del 2010. Gli uomini battono le donne: rispettivamente, infatti, la quota che valuta positivamente il suo stato di salute è del 75% contro il 66,5%.
Sono questi alcuni dei dati contenuti nell’Annuario statistico Istat 2010 pubblicato oggi: 26 capitoli che fotografano l’Italia sotto ogni aspetto, dal lavoro all’istruzione, dai divorzi alle spese per l’assicurazione. E poi la salute, a cui è dedicato un intero capitolo.
Tendenza inversa tra i pediatri. il numero di bambini assistiti per pediatra risulta infatti in leggero aumento dal 2006 al 2007 – circa 7 unità in più per medico – così come dal 2005 al 2006.
Gli ambulatori e i laboratori pubblici e privati convenzionati sono circa 17 ogni 100 mila abitanti (dato del 2007). Negli ultimi tre anni la dotazione ha subito una leggera riduzione: dal 2005 al 2006 si è avuto 1 ambulatorio e laboratorio in meno ogni 100 mila abitanti, dal 2006 al 2007 si è avuta una variazione quasi nulla di -0,4.
In aumento anche i posti letto nelle strutture per l’assistenza residenziale e semiresidenziale: nel primo caso sono passati da circa 181 mila nel 2006 a 188 mila nel 2007, con un incremento pari al 4,0 per cento in un solo anno; nelle strutture semiresidenziale la crescita è stata ancora maggiore, da 38 mila a 41 mila, con una variazione quasi del 7 per cento.
I posti letto per il ricovero ordinario, comunque, sono diminuiti costantemente passando, dal 1997 al 2006, da 6,1 a 4,5 ogni mille abitanti, mentre la quota di posti letto in day hospital rispetto ai posti letto ordinari è aumentata significativamente nel tempo passando dall’8,3 per cento nel 1997 al 14,4 per cento nel 2006.
Le quote di consumatori aumentano all’avanzare dell’età: dopo i 55 anni oltre la metà della popolazione ne fa uso, fino a raggiungere l’86,0 per cento tra le persone di 75 anni e oltre.
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