quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 17 GENNAIO 2014
Spot ‘Obiettivo risarcimento’. Il Collegio italiano chirurghi annuncia 4 giorni di 'sciopero web'

Le Società Scientifiche afferenti al CIC (65, in rappresentanza di circa 40.000 Chirurghi italiani), oscureranno i loro siti web a partire da oggi, 17 gennaio, fino al prossimo martedì 21. Su ciascuna  home page comparirà una pagina in cui si esprimono  la protesta e il sollecito al Parlamento per una soluzione del problema del contenzioso medico -legale

Il Collegio Italiano dei Chirurghi, a sostegno della protesta contro lo spot televisivo Obiettivo Risarcimento ha deciso di “scioperare sul web”.
Le Società Scientifiche afferenti al CIC (65, in rappresentanza di circa 40.000 Chirurghi italiani), infatti, oscureranno i loro siti web a partire da oggi, 17 gennaio, fino al prossimo martedì 21. Su ciascuna  home page comparirà una pagina in cui si esprimono  la protesta e il sollecito al Parlamento perché acceleri l'iter legislativo in corso presso le Commissioni Parlamentari affinché si arrivi quanto prima ad una giusta soluzione relativa al contenzioso medico-legale. 

Sulla home page dei siti delle società scientifiche si legge il seguente messaggio:
Il Collegio Italiano dei Chirurghi critica aspramente lo spot televisivo OBIETTIVO RISARCIMENTO che invita le vittime di presunti casi di malasanità ad intraprendere iniziative giudiziarie per reclamare un risarcimento danni, che nel 95% dei casi si concludono con esito favorevole nei confronti del medico, dopo aver procurato, tuttavia, stress ai pazienti e agli stessi operatori sanitari, nonché ingolfato i tribunali di cause infondate.
    
Tutte le Società Scientifiche Italiane sollecitano il Parlamento ad accelerare l’iter legislativo in corso presso le Commissioni Parlamentari affinché si arrivi quanto prima ad una giusta soluzione relativa al contenzioso medico-legale, che possa ridare serenità al lavoro dei medici e soprattutto far sì che si recuperi quel rapporto di fiducia tra medico e paziente da tempo deteriorato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA