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Venerdì 17 GENNAIO 2014
Cabina di regia. Accordo tra sindacati e ministero. Ecco il nuovo testo. E intanto le competenze infermieristiche vanno alla Stato Regioni
Concordato un nuovo testo dell'accordo che accoglie le modifiche condivise con i sindacati. Definita "necessaria e non più rinviabile" l'evoluzione verso le competenze avanzate per gli infermieri. Riconosciuto il principio che la responsabilità sulle decisioni è in capo a chi le ha assunte. E intanto l'accordo sulle competenze infermieristiche inizia l'iter per l'approvazione in Stato Regioni. IL NUOVO TESTO.
Ieri con tutti i sindacati della Dirigenza medico-veterinaria, sanitaria, tecnica, professionale, dell’Area convenzionata e del Comparto Sanità, è stato concordato un nuovo testo dell'accordo sulla cabina di regia che accoglie le modifiche da loro condivise. Il documento verrà inviato alle Rergioni, per la loro valutazione e per eventuali integrazioni-emendamenti, dopodichè si procederà alla comune firma solenne.
Il prossimo incontro riguarderà la nuova proposta di carriera della dirigenza medica e sanitaria, in modo che valorizzi quella professionale e non solo quella gestionale.
Il Sottosegretario alla Salute, Paolo Fadda, ha inoltre comunicato che con il Ministro Lorenzin, sono state avviate le procedure per l'approvazione dell'accordo Stato-Regioni sull'implementazione delle competenze degli infermieri, scongiurando in tal senso l'ipotesi di chiusura del confronto dopo l'ultimatum lanciato lo scorso 14 gennaio da Cgil, Cisl e Uil.
Il nuovo accordo sulla cabina di regia spiega che quest'ultima dovrà essere composta dai rappresentanti istituzionali e da un rappresentante per ogni organizzazione sindacale rappresentativa del comparto, delle aree dirigenziali e dell’area convenzionata, e lavorerà come uno strumento per il confronto permanente unitario e partecipato sugli ambiti di sviluppo professionale, organizzativo e formativo collegati alle innovazioni introdotte da norme legislative, contrattuali, e da specifiche intese.
A lei sarà affidato l'avvio di un confronto permanente anche sui contenuti del Patto per la Salute, nell’ambito del quale monitorare e verificare la revisione dei modelli organizzativi, sia ospedalieri che territoriali, valutando le sperimentazioni in corso e promuovendo le buone pratiche.
Tra i punti salienti, viene stabilito che il ruolo e le responsabilità diagnostiche e terapeutiche e riabilitative, sono in capo ai medici anche per favorirne l’evoluzione professionale a livello organizzativo e ordinamentale. Viene definita "necessaria e non più rinviabile" l’evoluzione professionale verso le competenze avanzate e di tipo specialistico per gli infermieri.
I diversi Professionisti della Salute, riconoscendo i relativi e specifici campi di intervento, autonomia e responsabilità, concorrono a garantire unitarietà dei percorsi di cura e di assistenza attraverso l’integrazione multi professionale degli obiettivi e attraverso criteri di verifica e di valutazione degli esiti e dei risultati.
Infine, medici, infermieri e gli altri professionisti della salute riconoscono che la responsabilità professionale sulle decisioni e gli atti compiuti nell'ambito dei processi di cui sono garanti è personale e posta in capo a colui che tali decisioni e atti ha assunto e compiuto anche nell'esercizio di competenze avanzate o di tipo specialistico.
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