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Mercoledì 15 GENNAIO 2014
Influenza. Le indicazioni del Ministero della Salute per i casi più gravi
Una circolare del Ministero sottolinea la necessità di monitorare i casi più severi, quali gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e sindromi da distress respiratorio acute (ARDS). Ecco le raccomandazioni, in linea con quelle dell’OMS e dell’ECDC. LA CIRCOLARE
È necessario sorvegliare i casi più gravi e complicati di influenza, le cui condizioni prevedano il ricovero in Unità di terapia intensiva (UTI) e/o il ricorso alla terapia in ECMO (Ossigenazione extracorporea a membrana). Ad evidenziarlo è il Ministero della Salute in una circolare, pubblicata oggi online.
La necessità di monitorare i casi gravi e complicati e i decessi da influenza viene sottolineata dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) e dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC), proprio a seguito dell’influenza pandemica del 2009.
Ma quali sono i casi più gravi e complicati? Si tratta delle seguenti forme (che devono essere confermate da un test di laboratorio):
- gravi infezioni respiratorie acute (SARI): casi di sindrome simil-influenzale (vedere il Protocollo operativo INFLUNET www.iss.it/iflu) e difficoltà respiratoria che richiedono un ricovero ospedaliero in UTI;
- sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS): sindrome infiammatoria polmonare, caratterizzata da lesioni alveolari diffuse ed aumento della permeabilità dei capillari polmonari, con incremento dell'acqua polmonare extracapillare, definito come edema polmonare non cardiaco.
Clinicamente l’ARDS è caratterizzata da una dispnea grave, tachipnea e cianosi, nonostante la somministrazione di ossigeno, riduzione della “compliance” polmonare ed infiltrati polmonari bilaterali diffusi a tutti i segmenti.
Secondo l’American European Consensus Conference la diagnosi di ARDS può essere posta qualora siano presenti i seguenti criteri:
- insorgenza acuta della malattia;
- indice di ossigenazione PaOz/FiOz inferiore a 200 mmHg, indipendentemente dal valore PEEP (Positive End Expiratory Pressure);
- infiltrati bilaterali alla radiografia toracica in proiezione antero-posteriore;
- pressione di chiusura dei capillari polmonari (PCWP) inferiore a 18 mmHg, escludendo un’origine cardiaca dell'edema polmonare.
Il Ministero ricorda inoltre che permangono le raccomandazioni relative a:
- alla cura della corretta compilazione dei certificati di morte in cui menzionare l’influenza, ove accertata
- all’invio di un campione biologico, per i casi gravi e complicati confermati da virus influenzale, al Laboratorio Nazionale di Riferimento dell'ISS, secondo le modalità indicate nella Circolare 14 ottobre 2009, per il monitoraggio di eventuali mutazioni dei virus influenzali circolanti.
Si rammenta che tutti i casi di influenza con conferma di laboratorio devono essere segnalati con le modalità di notifica previste dal D.M. 15 dicembre 1990 per le malattie della Classe I.
La circolare raccomanda, inoltre, l’invio tempestivo della notifica dei casi gravi e complicati di influenza, quali:
- gravi infezioni respiratorie acute (SARI);
- sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS)
La notifica deve essere inviata a questo Ministero, Direzione Generale della Prevenzione, Ufficio V – Malattie Infettive, tramite la loro registrazione sul sito web https://www.iss.it/Site/FLUFF100/login.aspx e la trasmissione dell’apposita scheda (in allegato al testo, insieme alla circolare) a malinf@sanita.it.
La circolare ricorda, infine, che con Intesa Stato/Regioni del 5/11/ 2009, e successivo Atto di proroga del 31/7/2012, è stata istituita la Rete nazionale per la gestione della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave da polmoniti da virus dell’influenza e l'eventuale utilizzo della terapia ECMO.
La circolare è emanata dal Dipartimento della Sanità Pubblica e dell’Innovazione, Direzione Generale della Prevenzione,Ufficio V – Malattie Infettive e Profilassi Internazionale ex DG PREV.
Viola Rita
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