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Venerdì 03 GENNAIO 2014
Competenze infermieristiche. Un altro esempio concreto dal Triveneto
Gentile direttore,
seguo con interesse il dibattito che, attraverso le pagine di QS, evidenzia le diverse posizioni sul documento delle competenze avanzate infermieristiche. Al di là delle critiche e dei dubbi che ciascuna parte esprime, ho letto con piacere il caso di una concreta attuazione di competenze avanzate nell'Ulss 6 di Vicenza, pubblicata in un Vostro articolo. E' l'ennesimo segnale che l'organizzazione si sta muovendo proprio a partire dal basso. Già si creano modelli e progetti che investono direttamente l'esercizio professionale di tutti i professionisti della salute.
Per tale motivo penso di dare un piccolo contributo condividendo un documento che è stato presentato qualche anno fa ma che trovo interessate per chi, come me, lavora nell'area intensiva. La peculiarità del documento è che proviene proprio da quei medici (il Collegio dei Primari di Anestesia e Rianimazione del Triveneto) che quotidianamente si trovano a gestire l'attività nelle sale operatorie e sono responsabili di garantire la sicurezza per i pazienti e gli operatori (si parla tanto del problema della responsabilità). Da loro parte la proposta di una figura infermieristica con competenza avanzata in anestesiologia.
Penso, anche al di là dello sforzo fatto nel dettagliare competenze, conoscenze e abilità, che il documento sia un segnale importante da parte della categoria medica, per ribadire che è ormai necessario avvalersi di professionisti sempre più preparati e specializzati in determinati ambiti perché nella multiprofessionalità essere ancor più preparati dà la possibilità di garantire maggiore qualità e sicurezza nelle cure e nell'assistenza e aiuta a prevenire gli errori e diminuisce quindi anche l'aggravio della responsabilità che tanto preoccupa chi lavora in sanità.
Stefano Giglio
Infermiere Udine
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