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Giovedì 19 DICEMBRE 2013
Veneto. Ricetta elettronica. Entro marzo 2014 le farmacie saranno tutte digitalizzate
L’annuncio al convegno di Farmacieunite tenutosi ieri dove è stato fatto il punto sulla sperimentazione della cosiddetta ricetta dematerializzata. Il presidente Muschietti: “Si tratta di un percorso molto importante che segnerà una vera propria rivoluzione nel modo di intendere il percorso della ricetta dal medico alla farmacia ma sopratutto aprirà finalmente la porta alla farmacia di servizi”.
Entro marzo 2014 le farmacie del Veneto saranno tutte digitalizzate: in grado di gestire la ricetta elettronica. A confermarlo Franco Gariboldi Muschietti, Presidente dell'associazione regionale veneta dei Titolari di Farmacia Farmacieunite, a margine dell'incontro organizzato ieri sera dove è stato fatto il punto sulla sperimentazione della cosiddetta ricetta dematerializzata. All'evento regionale, organizzato a Treviso, sono intervenuti gli attori principali della sperimentazione dove le Ulss 1 di Belluno e l'Ulss 9 trevigiana sono capofila.
”Si tratta di un percorso molto importante - evidenzia il Presidente di Farmacieunite - che segnerà una vera propria rivoluzione nel modo di intendere il percorso della ricetta dal medico alla farmacia ma sopratutto aprirà finalmente la porta alla farmacia di servizi. Un punto di arrivo sul quale Farmacieunite crede fortemente: siamo il sindacato dell'innovazione e, non a caso, siamo stati i primi a volere questa sperimentazione. Adesso siamo certi che qualcuno si accoderà ma il Veneto, con Farmacieunite, può vantare l'ennesimo primato in sanità. E' impegnativo essere considerati un benchmark ma riteniamo importante fare il possibile per essere un punto di riferimento: e' per noi uno stimolo forte per poter cosi continuare a migliorarci".
A presentare le peculiarità della ricetta elettronica il Direttore Generale dell'Ulss 1 di Belluno, Pierpaolo Faronato, Responsabile Regionale del Progetto Ricetta Elettronica, che ha subito evidenziato questa capacità del Veneto di essersi mosso prima di tutti acquisendo un vantaggio competitivo: "infatti con la sperimentazione - ha detto Faronato - siamo partiti il 2 maggio del 2012".
Ma cosa cambierà per il paziente con l'avvento della ricetta digitale? Al progetto lavora con determinazione il consorzio Arsenal. E' il Centro Veneto per la Ricerca e l'Innovazione per la Sanità Digitale e riunisce tutte le 21 Ulss del territorio. Una novità, legata alla ricetta dematerializzata, e' stata già introdotta: pochi potrebbero essersene accorti. Si tratta del codice di autenticazione, legato al medico, che compare già sulle ricette rosse; i cittadini poi dovranno prendere confidenza con un altro codice, questo composto da poche cifre: il codice Nre. Questi due numeri saranno il cuore della ricetta dematerializzata.
“Ma che nessuno si preoccupi: ci sarà un periodo di rodaggio - ha spiegatoClaudio Saccavini, Direttore Tecnico di Arsenal - e la ricetta cartacea non scomparirà immediatamente". La prima a 'soccombere' sarà la ricetta rossa che verrà sostituita da una ricetta stampata su carta semplice, bianca, con annessi i codici identificativi di medico e paziente. Una volta a regime questo passaggio sparirà anche questo secondo foglio. Il cittadino si dovrà presentare in farmacia con l'Nre e un documento; tutto il resto viaggerà via computer attraverso un sistema informatico che collegherà simultaneamente medici, farmacisti ma anche i centri di prenotazione per gli esami. Il tutto interfacciato con il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Infine, ultimo passo, toccherà poi proprio al Mef, provvedere alla digitalizzazione delle fustelle, che non verranno più quindi staccate dai medicinali, e la digitalizzazione della ricetta sarà completa.
Vantaggi? L'azzeramento degli errori, il risparmio economico con la scomparsa della ricetta rossa: "che ha un ciclo di produzione identico a quello delle banconote; viene - spiega il Presidente di Farmacieunite Muschietti - stampata presso la Zecca di Stato, firmata su ogni singolo pezzo come la cartamoneta ad un costo enorme: 46 centesimi ciascuna. Vi lascio immaginare il risparmio economico per il sistema sanitario eliminando solo la ricetta rossa. Ma tra i vantaggi vi e' sopratutto la possibilità di creare un fascicolo paziente che racchiude tutta la sua storia clinica; uno storico che oggi e' affidato alla memoria del paziente, del medico, di noi farmacisti o ad archivi cartacei poco pratici soprattutto in caso di emergenza ma anche nell'ottica della farmacia sempre più presidio di sanità ad un passo dal cittadino".
Controindicazioni? "Una sola: la parte di digitalizzazione delle fustelle, quelle che ad oggi dal medicinale si incollano sulla ricetta: questo passaggio e' in carico al Governo. Speriamo siano efficienti cosi come lo e' stato il Veneto".
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