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Martedì 16 NOVEMBRE 2010
Calabria: in Consiglio regionale due mozioni in difesa degli ospedali montani

La riduzione delle funzioni di alcuni ospedali posizionati in aree con una “difficile situazione orografica e precarie condizioni della rete stradale” produrrebbe “una pesantissima limitazione del diritto alla salute”. Per questo i consiglieri regionali della Calabria hanno presentato ieri due mozioni per chiedere la modifica di alcuni punti del Piano di rientro.

Rivedere il Piano di rientro della Calabria per salvaguardare l’assistenza nelle zone disagiate. A chiederlo sono due mozioni depositate ieri nella segreteria del Consiglio regionale. Il Piano di rientro, spiegano i consiglieri, prevede che la rete ospedaliera sia riordinata secondo una serie di livelli: Centri Hub e Spoke, gli ospedali generali, gli ospedali di zone montane e gli ospedali distrettuali. Nella suddetta riconversione rientrano alcuni ospedali di zona montana (Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria Mannelli) ai quali vengono assegnate solo funzioni di medicina generale e per un numero complessivo di soli 20 posti letto, con la possibilità di utilizzo degli stessi da parte dei pazienti che hanno subito interventi eseguiti dalla chirurgia elettiva in day surgery. Una riduzione di funzioni assistenziali che, si legge in una delle mozioni, “di fatto cancella le funzioni ospedaliere e vanifica le stesse prerogative garantite dalla legge in materia di servizi per le aree svantaggiate” e “produrrebbe – si legge nell’altra mozione - una pesantissima limitazione del diritto alla salute in contrasto anche con la normativa che garantisce i Lea”.
Si parla infatti, ricordano i consiglieri, di ospedali situati in aree che presentano “obiettive criticità legate alla difficile situazione orografica, precarie condizioni della rete stradale e inadeguati servizi di trasporto pubblico interurbano”. Presidi che, “proprio per la loro peculiarità, rivestono un ruolo decisivo per la tutela del diritto alla salute”.
Per questo le due mozioni chiedono alla Giunta e al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, in qualità di Commissario, di avanzare la proposta di integrazione il Piano di riordino della rete ospedaliera attribuendo alle zone montane le stesse funzioni previste per gli Ospedali generali.
 

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