quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 16 DICEMBRE 2013
Giovani medici. "Passaggio immediato alla contribuzione Enpam per specializzandi. Risparmi per 55 mln da investire in contratti di formazione"

Ma non solo, il Sigm propone anche di riassorbire le meritorie competenze in atto in carico alla Fondazione ONAOSI all’interno della Fondazione ENPAM (per i contribuenti medici ed odontoiatri) e delle altre Casse previdenziali private (per gli altri profili professionali). Appello alla Fnomceo: “Si dimostri più attenta”.

Contratti di formazione specialistica. I Giovani Medici (SIGM) insistono con la richiesta di ulteriori finanziamenti e lanciano le loro proposte. La prima prevede l’immediata evoluzione dell’inquadramento previdenziale per i medici specializzandi e l’altra propone una “spending review” interna alla Professione per recuperare i fondi mancanti necessari al finanziamento dei contratti di formazione specialistica.
 
“In continuità col Giovani Medici Day 2 – si legge in una nota del segretariato - che ha visto la mobilitazione di migliaia di giovani e giovanissimi camici bianchi, scesi in piazza a Montecitorio ed in tutto il Paese per chiedere la rimozione di sprechi, inefficienze ed assetti improduttivi in sanità e nella Professione, al fine di recuperare risorse da investire nella formazione delle giovani professionalità sanitarie, i Giovani Medici (SIGM) hanno presentato al Governo una proposta strutturale per superare le criticità che investono la condizione dei giovani medici;
 
Sino a 55 i milioni di euro, nelle più rosee previsioni, si potrebbero poi recuperare nell’immediato per finanziare sino a 2300 contratti di formazione aggiuntivi per il prossimo anno accademico, attraverso la cessazione immediata dell’attuale iniquo inquadramento previdenziale dei medici specializzandi nella Gestione Separata INPS e l’immediato passaggio ad una contribuzione esclusiva in ENPAM, previa istituzione di un Fondo Speciale “Quota Giovani”. I Giovani Medici (SIGM), inoltre, lanciano un appello alla FNOMCeO per chiedere sostegno alla proposta ed avviare una “spending review” interna alla Professione medica.
 
Le simulazioni prodotte dal SIGM evidenziano come si potrebbero recuperare nell’immediato da un minimo di  23.760.000 euro ad un massimo di 55.260.000 euro, corrispondenti in termini di unità contrattuali rispettivamente ad un minimo di 990 ed un massimo di 2302 contratti di formazione specialistica, da mettere a concorso a partire dall’anno accademico 2013/2014 in aggiunta alla esigua dotazione di contratti, attraverso la cessazione immediata dell’attuale inquadramento previdenziale dei medici specializzandi nella Gestione Separata INPS, considerato iniquo dai giovani camici bianchi, e l’immediato passaggio ad una contribuzione esclusiva in ENPAM. A tal proposito i Giovani Medici (SIGM) chiedono l’istituzione di un Fondo Speciale “Quota Giovani”, ovvero di essere ricompresi in altro Fondo esistente, qualora per i contribuenti vi fossero condizioni di rendita previdenziale più vantaggiose. Tale ipotesi, inoltre, porrebbe i presupposti per dare rappresentanza alle giovani generazioni all’interno degli organi di governo della Fondazione ENPAM, a garanzia dell’adozione di politicheprevidenziali non più fisiologicamente orientate primariamente a garantire chi fuoriesce dal sistema previdenziale, bensì parimenti a favore di chi entra nel mondo del lavoro.
Il presupposto di base della proposta è che si mantengano gli attuali emolumenti per gli specializzandi, al netto di qualsiasi onere, garantendo al contempo una invarianza di rendita previdenziale rispetto al regime contributivo vigente.  E le premesse tecniche sembrano esserci.
 
“Considerato che ci giungono notizie sconfortanti sulle possibilità di reperire nel prossimo Ddl Stabilità 2104 tutti gli 80 milioni aggiuntivi necessari a garantire il finanziamento di un contingente congruo di contratti di formazione – affermano i Giovani Medici (SIGM) - riteniamo che la nostra proposta non possa non essere presa nella dovuta considerazione dalle Istituzioni competenti, se non in questa almeno nella prima legge di spesa utile. Peraltro, facciamo notare che si tratterebbe di un intervento strutturale, che consentirebbe di recuperare risorse in maniera continuativa”.
 
Inoltre, la proposta avanzata dai Giovani Medici (SIGM), contempla anche l’ipotesi di riassorbire le meritorie competenze in atto in carico alla Fondazione ONAOSI all’interno della Fondazione ENPAM (per i contribuenti medici ed odontoiatri) e delle altre Casse previdenziali private (per gli altri profili professionali), preservando in toto tanto l’erogazione delle prestazioni agli assistiti quanto i diritti dei dipendenti. Ciò consentirebbe di recuperare ulteriori risorse, in un’ottica di spending review in tutti gli ambiti della pubblica amministrazione, della società civile e delle professioni.
Pertanto, laddove tutti i citati interventi venissero implementati, in prospettiva si potrebbero liberare risorse anche per conferire dignità tanto ai medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale, quanto agli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria, attraverso il finanziamento di contratti di formazione e/o borse di studio aggiuntivi.
 
“L’accoglimento delle nostre proposte – sottolineano i Giovani Medici (SIGM) – andrebbe nel senso di riequilibrare, almeno in parte, a favore delle giovani generazioni lo squilibrio intergenerazionale che è stato ingenerato ed alimentato negli ultimi lustri. Rivolgiamo pertanto un appello alla FNOMCeO – concludono i Giovani Medici (SIGM) - che ad oggi si è dimostrata poco attenta alla voce non sindacale del I e del II Giovani Medici Day, ma che in vero dovrebbe rappresentare tutte le sensibilità che compongono la Professione medica, affinché prenda posizione e sostenga pubblicamente la proposta dei Giovani Medici (SIGM)”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA