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Giovedì 21 NOVEMBRE 2013
Malagestione al Cpo di Ostia. Infermieri allo stremo



Gentile direttore,
con la chiusura di un piano di degenza del Centro paraplegici Ostia-CPO (Asl Roma D) questa estate si sono riversati nove infermieri nei restanti due piani di degenza. Quindi il problema grave non è la carenza di personale, ma il non aumento del personale in turno secondo i parametri di legge. Questa carenza è accentuata soprattutto nel turno di pomeriggio, infatti secondo il decreto della Regione Lazio 90/2010, nel pomeriggio sui due piani di degenza ci dovrebbero essere 7 infermieri mentre si lavora con 4 persone(quasi il 50%) in meno.

Oltretutto la maggior parte dei pomeriggi è assente il personale ausiliario e questo va a gravare la già difficile situazione del personale infermieristico in quanto si devono sobbarcare di compiti impropri sfociando in un vero e proprio demansionamento della professione.

Ci sono anche episodi di malagestione del personale. Infatti nel reparto ci sono 3 minor aggravi (cioè che non possono sollevare carichi) e non sono adatti alla tipologia di paziente assistito, cioè pazienti paralizzati. Nel contempo troviamo persone idonee alla movimentazione manuale dei carichi negli ambulatori là dove non è necessaria la mobilizzazione del paziente.

Ma non finisce qui. Prossimamente è previsto l'aumento di altri 4 posti letto, e il timore del personale è che si vada a gravare ancor di più sui carichi di lavoro , quindi accentuando il sotto organico.

Ad oggi la direzione aziendale non ha mai risposto alle nostre istanze. Come mai nonostante il personale in più proveniente da un piano di degenza chiuso il personale non viene aumentato negli altri piani?

Ricordiamo che i pazienti mielolesi hanno bisogno di una alta intensità e complessità assistenziale , sono presenti anche molti pazienti tetraplegici,molti giovani, completamente paralizzati.

Facciamo un appello per aumentare il personale in turno per prestare un eccellente assistenza , che comunque viene già garantita, lavorando con maggior tranquillità e in sicurezza.

Lucio Di Camillo
Dirigente Uil Fpl

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