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Martedì 12 NOVEMBRE 2013
San Camillo. Ma i risparmi di Morrone sono "vera gloria"?



Gentile Direttore,
risparmio e qualità sono parole sempre più utilizzate nel management sanitario, ma purtroppo sempre più soggette ad interpretazioni soggettive.
Nell’intervista di Emanuela Medi al Direttore generale del San Camillo Forlanini non mancano rilievi interessanti.
Ad esempio, il miglioramento del disavanzo durante la gestione del dott Morrone è evidente esaminando i dati del bilancio Aziendale: da 169 milioni di euro nel 2010 a 125 milioni nel 2012. Ma fu vera gloria?
 
L’analisi degli elementi portanti di questo “miracolo gestionale” desta infatti qualche perplessità che sintetizzo brevemente.
Una parte rilevante del miglioramento spetta al consistente aumento, di  quasi trenta milioni,  del contributo regionale. Purtroppo a questo importante aumento di spesa regionale non ha corrisposto un aumento dei volumi prestazionali, globalmente stabili e, anzi, abbiamo assistito ad alcuni rilevanti casi di calo quali ad esempio la riduzione del 20-30% dell’attività cardiochirurgica e neurochirurgica.
In altre parole il bilancio del San Camillo è migliorato, ma i cittadini del Lazio hanno speso di più per avere di meno.
Sarebbe stato apprezzabile che questi maggiori introiti fossero stati utilizzati per migliorare in qualità e quantità l’offerta assistenziale e non solo per enfatizzare un successo gestionale poco credibile come conferma il costo medio di un ricovero superiore a 9.000 euro e stabilmente invariato rispetto al 2010. Ricordo che nel 2007 prima della stagione dei tagli il costo medio era di 7500 euro per paziente ricoverato.
 
Attendiamo sempre provvedimenti efficaci nei confronti delle gravi criticità aziendali  più volte denunciate: stazionamento in barella fino a sette giorni in attesa di un posto letto, lunghissime liste d’attesa per interventi complessi.
In assenza di interventi della Direzione la qualità dell’assistenza è mantenuta solo grazie alla grande disponibilità e professionalità del personale che con spirito di appartenenza non ha gettato la spugna: l’autogestione è il modello organizzativo che finora ha impedito il naufragio.
 
La “formazione delle badanti” è stato certamente un altro elemento di rilievo nella recente gestione, come l’organizzazione di serate cinematografiche, la distribuzione di frutta alla popolazione e la propaganda, nei mercati rionali, a favore della governatrice Polverini: sono tutte attività che non voglio commentare ulteriormente. E che avremo sicuramente "modo di apprezzare" ancora se il Presidente Zingaretti  concederà al dott. Morrone la possibilità di proseguire nell’incarico…ai posteri l’ardua sentenza.
 
Bruno Schiavo
Segretario Anaao-Assomed San Camillo Forlanini

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