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Mercoledì 06 NOVEMBRE 2013
Ddl stabilità. Il parere della Commissione Sanità del Senato: "L'assenza di ticket non la paghino le regioni"
Aumentare il Fondo per le non autosufficienze; rivedere il blocco del turn over; chiarire che l'assenza di ticket non si scaricherà sulle Regioni; prevedere misure ad hoc per i precari della sanità per garantire la continuità assistenziale e i Lea. Le osservazioni della XII Commissione al ddl stabilità. IL PARERE.
È un parere favorevole con osservazioni quello che la Commissione Sanità del Senato ha espresso al Ddl stabilità.
In particolare quello che i componenti della XII chiedono al governo è che: si aumenti il finanziamento del Fondo per le non autosufficienze; che le disposizioni di blocco del turn over siano riformulate con riguardo agli operatori sanitari. Questo in particolare per coloro che “svolgono con turnazione h 24 funzioni di cura e assistenza diretta alla persona in servizi d'emergenza e urgenza, di assistenza intensiva e nell'assistenza domiciliare, al fine di garantire i Livelli essenziali di assistenza, anche nelle regioni sottoposte a piano di rientro dai disavanzi”.
Sui ticket la Commissione Sanità chiede poi di “chiarire che l'annullamento delle disposizioni in materia di ticket sanitari da parte della Corte costituzionale non ha comportato, né comporterà, misure o comunque effetti pregiudizievoli a carico delle Regioni”.
Ancora, il ddl stabilità, secondo il parere della XII, “nel disciplinare il concorso delle regioni e delle province autonome alla riduzione del finanziamento statale del Ssn derivante dalle norme in materia di personale, non intende configurare una situazione di vantaggio a favore di specifiche regioni; né imporre eventuali oneri impropri a carico di quelle regioni a statuto speciale che finanziano il proprio servizio sanitario senza gravare sul fondo sanitario nazionale”.
Sulle disposizioni in materia di pubblico impiego i componenti della Commissione Sanità del Senato chiedono che si sottolinei “il carattere transitorio”, e che “vengano mitigate, in relazione alle ricadute derivanti in capo al personale sanitario dalla cancellazione dell'indennità di vacanza contrattuale, dal blocco della contrattazione e del trattamento economico accessorio”.
Inoltre si chiede di: “introdurre misure specifiche a favore del personale sanitario che presta la propria attività con rapporti precari, anche al fine di garantire la continuità assistenziale, e la tenuta dei livelli essenziali di assistenza”; si ritiene necessario “garantire la continuità operativa delle reti per le cure palliative pubbliche e private consentendo ai medici con esperienza almeno quinquennale di operare, indipendentemente dal possesso di una specializzazione”.
Infine al Commissione Sanità ritiene indispensabile “istituire e finanziare un fondo specifico per la cura delle dipendenze patologiche da gioco” e “finanziamenti ad hoc a favore di particolari enti sanitari, come ad esempio l'Istituto mediterraneo di ematologia, dovrebbero essere rimeditati quanto a modalità di erogazione, sembrando opportuno addivenire ad un accreditamento al Servizio sanitario nazionale che consenta il raggiungimento delle finalità istituzionali al di fuori di regimi particolari e differenziati”.
Esaurita la fase della trattazione in consultiva del Ddl Stabilità nel corso della quale tutte le Commissioni hanno espresso i loro pareri, per lo più favorevoli seppur con osservazioni, sta per esaurirsi anche l’esame in Commissione Bilancio che vedrà nella prossima settimana la fase clou quando a partire da lunedì 11 per arrivare fino a venerdì 15 novembre, l'Aula di Palazzo Madama non terrà sedute, per consentire l'esame dei documenti finanziari da parte della Commissione Bilancio.
La discussione in Aula avrà inizio a partire dalla seduta di lunedì 18 novembre.
Intanto per domani mattina, ore 8,30, è stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al Ddl da parte delle forze politiche.
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