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Lunedì 28 OTTOBRE 2013
Sicilia. Pediatri. Fimp: “Regione rispetti il Contratto”
L'esortazione dal Congresso regionale della Fimp. "La nostra Regione ha lasciato per un decennio i pediatri convenzionati senza Contratto e continua a non applicare aspetti fondamentali di quello faticosamente siglato nel 2011", denuncia il segretario regionale, Adolfo Porto.
“I pediatri italiani sono praticamente gli unici al mondo che hanno accettato di operare nell’ambito della medicina di famiglia, cioè delle cure primarie di primo livello, rinunciando a prerogative e guadagni propri degli specialisti. I pediatri hanno assicurato un’assistenza di libero accesso, estremamente capillare, che deve essere mantenuta e potenziata, proprio nella fase di crisi attuale, nella quale i ceti popolari ed i soggetti più fragili vengono sotto molti aspetti sempre meno sostenuti dallo stato sociale. Del resto, tutti gli studi più autorevoli in campo internazionale riaffermano che le risorse che apportano maggiori benefici per la società, sono proprio quelle impiegate per garantire la salute delle famiglie”. Per questo, dal congresso regionale Fimp Sicilia appena concluso a Ragusa i pediatri hanno lanciato un appello alla Regione Siciliana. “La nostra Regione – ha spiegato il segretario regionale di Fimp Sicilia Adolfo Porto - ha lasciato per un decennio i propri pediatri convenzionati senza Contratto, ed adesso continua a non applicare aspetti fondamentali di quello faticosamente siglato nel 2011. Tutto ciò, a detrimento innanzitutto delle famiglie siciliane”.
Per questo i pediatri siciliani hanno deciso di lanciare una campagna “a difesa dei più deboli, i bambini, per ‘dare voce a chi non ha voce’, denunciando con forza la condizione dei bimbi, soprattutto di coloro che sono più fragili e più bisognosi. Una criticità che ormai, per effetto della pesantissima crisi economica, sociale e valoriale, coinvolge e colpisce la maggior parte delle regioni italiane”, aggiunge Porto.
Ma questo non è stato l’unico tema del congresso regionale dei pediatri siciliani. Che nella tre giorni di lavoro hanno parlato anche di novità in campo vaccinale, di appropriatezza prescrittiva, di medicina difensiva e di iniziativa, oltre a vari focus su dermatologia, endocrinologia e cardiologia in ambito pediatrico. Il Congresso di quest’anno ha proposto anche una riflessione su argomenti di stringente attualità per la società civile come la tutela dei soggetti fragili, che gli sbarchi di immigrati sulle coste siciliane evidenzia in tutta la sua drammaticità, ed è luogo privilegiato per discutere sulle prospettive future della Pediatria in Italia alla luce dell’imminente riforma delle cure primarie.
Obiettivo di questo appuntamento che ha visto riunita tutta la Pediatria di Famiglia della Sicilia è stato quello di promuovere e realizzare in modo autorevole e puntuale il progetto che la Fimp persegue quale “mission” essenziale: assicurare l’eccellenza, in termini di assistenza, in particolare sul territorio, al bambino e alla sua famiglia. Perché “i pediatri di famiglia della Fimp, in questo momento storico di grave crisi economica e valoriale, di forte crisi e fragilità della politica, sentono più che mai la responsabilità e il compito di vigilare sui processi di cambiamento e di riordino del Servizio Sanitario, per difendere e sostenere i bisogni dei bambini”.
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