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Sabato 28 SETTEMBRE 2013
Sicurezza alimentare. Sequestrate dai Nas 280 tonnellate di cibo al Sud

Il cibo era in cattivo stato di conservazione. Le strutture ispezionate sono state 1.300, per 48 è scattata la chiusura. Lorenzin: “Tolleranza zero nei confronti di chi mette a rischio salute cittadini”. Elaborate nuove linee di intervento per la sicurezza alimentare.

Circa 1.300 ispezioni, 280 tonnellate di alimenti sequestrate perché in cattivo stato di conservazione, 48 strutture chiuse perché sprovviste dei requisiti igienico sanitari, 634 violazioni accertate, circa 400 persone segnalate alle autorità giudiziarie, sanitarie e amministrative.  È questo il bilancio dell’operazione dei Nas tra gli stabilimenti di produzione, deposito, ristoranti e supermercati nel Sud d’Italia.

Un’operazione che ha ricevuto anche il plauso del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Sicurezza alimentare e lotta alla contraffazione agroalimentare sono mie priorità. Nei confronti di chi mette a rischio la salute dei cittadini producendo o commercializzando prodotti non conformi alle norme c'è, e ci sarà sempre, tolleranza zero”, ha detto Lorenzin ricordando che “la nostra filiera agroalimentare è considerata un'eccellenza nel mondo e non consentiremo ad alcuno di inficiare con produzioni e commercializzazioni illegali questa immagine conquistata grazie all'attività e all'impegno di  chi svolge il proprio lavoro seriamente e nel rispetto della legge”.

Da parte di Lorenzin, dunque, un ringraziamento ai Nas “che sono al nostro fianco ogni giorno per garantire la salute dei cittadini consumatori, le migliaia di ispezioni e controlli che effettuano, insieme alle attività svolte dai nostri uffici competenti, consentono di portare alla luce ed eliminare quelle sacche di irregolarità presenti nella filiera. L'esperienza dei Nas nella lotta contro coloro che vogliono trarre profitti economici immettendo sul mercato alimenti a rischio per la salute pubblica alimentare – ha poi fatto sapere il ministro - ha contribuito ad ispirare le nuove linee d'intervento che ho già definito con la direzione della sicurezza degli alimenti del Ministero in difesa dei consumatori e dei prodotti italiani”.
 
 
 
 

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