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Lunedì 23 SETTEMBRE 2013
Def 2013. Cgil: “No a sanità ‘selettiva’. Basta tagli e ticket”
Per il segretario federale, Vera Lamonica, la sanità e il sociale devono tornare ad essere considerati “preziosi investimenti per garantire diritti, creare occupazione e sostenere la ripresa economica”. Ma qual è la linea del Governo che emerge dal Def? Riforme per la sostenibilità o nuovi tagli?
“Bisogna fermare tagli e ticket e considerare la sanità e il sociale preziosi investimenti per garantire diritti, creare buona occupazione e sostenere la ripresa economica”. Ad affermarlo è il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, in merito alla nota di aggiornamento del Def che prevede per i prossimi anni, ricorda, “una progressiva ma inesorabile riduzione della spesa sanitaria in rapporto al Pil che passerebbe dall'attuale 7,1% al 6,7% nel 2017”.
Secondo la dirigente sindacale “il governo propone di rendere sostenibile il Sistema sanitario nazionale riorganizzando l’assistenza sanitaria in modo appropriato: più prevenzione e più assistenza territoriale. Questa è una scelta giusta, per la quale siamo pronti ad un confronto per il nuovo 'Patto per la Salute', che punti decisamente a riqualificare e a potenziare i servizi per i cittadini”.
Purtroppo, precisa Lamonica, “il governo subito dopo si smentisce quando parla di sistema sanitario selettivo, cioè di ridisegnare il perimetro dei Lea, ovvero le prestazioni cui hanno diritto i cittadini. Perché questo vuol dire, viste le previsioni di spesa scritte nella nota di aggiornamento del Def, ancora tagli ai servizi e al personale. Si confermano così le politiche di austerità di questi anni che stanno paralizzando l’Italia”. Inoltre, continua, “dopo anni di tagli lineari, milioni di persone rinunciano a curarsi per motivi economici, anche per il continuo aumento dei ticket. La tutela della salute non è garantita a tutti i cittadini, soprattutto in alcune regioni. Insistiamo - conclude Lamonica - bisogna fermare tagli e ticket e considerare la sanità e il sociale preziosi investimenti, per garantire diritti, creare buona occupazione e sostenere la ripresa economica”.
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