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Lunedì 23 SETTEMBRE 2013
Caposala-coordinatori infermieristici. Dal 16 al 18 ottobre al via congresso nazionale ad Assisi
Scopo della tre giorni di studio, arrivata alla sua XI edizione, sarà quella di ricercare nuovi indirizzi di percorso professionale, esperienze positive di modelli assistenziali, proposte per il futuro in sintonia con i tempi e i bisogni odierni. Tutto questo nell’ottica della centralità del rapporto con i cittadini.
Gli scenari sociali mutati e i cambiamenti che con grande rapidità sono intervenuti nel mondo sanitario pongono i coordinatori infermieristici oggi di fronte alla necessità di adottare nuovi strumenti di lettura e una profonda revisione culturale. Saranno queste la sfide al centro dell’11° Congresso nazionale dei Caposala-Coordinatori infermieristici, che si terrà ad Assisi, al teatro Lyrick, dal 16 al 18 ottobre prossimi: l’approfondimento della conoscenza del contesto generale e poi del mondo sanitario e sociale, l’individuazione degli esiti assistenziali e la riflessione su quanto il coordinatore possa influirvi nel promuovere l’efficacia assistenziale.
L’appuntamento, che ha cadenza triennale, in questa edizione avrà il titolo:”Il Coordinatore per un’assistenza efficace. Competenze e responsabilità nei diversi contesti della cura”. Lo scopo della tre giorni di studio e approfondimento sarà quella di ricercare nuovi indirizzi di percorso professionale, esperienze positive di modelli assistenziali, proposte per il futuro in sintonia con i tempi e i bisogni odierni. Tutto questo nell’ottica della centralità del rapporto con i cittadini, con la promozione di strategie per stimolare e accrescere la solidarietà e l'alleanza con le persone assistite.
"Oggi, alla maggior libertà individuale, apparentemente consentita ai singoli, si accompagnano ambiguità e una diffusa insicurezza – ha osservato la presidente nazionale del Coordinamento Maria Gabriella De Togni - L’incertezza è la caratteristica che contraddistingue la contemporaneità e le organizzazioni diventano esse stesse fonti che generano ansia: ai coordinatori vengono richieste nuove modalità di pensarsi, di vivere, di agire e di elaborare quell’incertezza all’interno di processi relazionali di apprendimento continuo".
"La tematica del cambiamento dovrà essere affrontata quindi con duplice sguardo - ha proseguito - Da un lato, i cambiamenti che sono già in atto, quelli che si stanno realizzando con grande rapidità nel mondo della salute e il bisogno, cui si accompagna la necessità, da parte dei coordinatori, di comprenderne la direzione e le dinamiche. Dall’altro, l’inquietudine che provoca il nuovo e in modo particolare il ‘non conosciuto’, e le competenze personali e collettive che possono consentire ai coordinatori di attivarsi per gestire e incidere positivamente sul cambiamento affinché sia realmente mirato all’efficacia assistenziale".
Il programma del Congresso prevede quattro sessioni nelle quali verranno offerti, da parte di esperti e relatori qualificati, contributi preziosi al dibattito che consentiranno di raggiungere alcuni obiettivi prioritari:
1. Identificare le caratteristiche degli attuali contesti della cura che interrogano il coordinatore rispetto all’evoluzione del suo ruolo.
2. Individuare gli aspetti del reale che consentono uno sguardo nuovo e di attivare risorse personali e collettive per rispondere in modo professionale e contestualizzato.
3. Riconoscere le responsabilità del coordinatore nel promuovere l’efficacia assistenziale nelle sue diverse dimensioni.
4. Acquisire consapevolezza che il contesto attuale richiede al coordinatore, molto più di ieri, una partecipazione attiva ai diversi livelli –organizzativo e di collettività- per garantire esiti assistenziali migliori possibili e motivazione professionale.
5. Riconoscere e superare la comprensibile preoccupazione a fronte di cambiamenti epocali che comportano approcci difficili, complessi e rischiosi attivando relazioni positive con collaboratori e istituzioni.
La presidenza della Repubblica ha conferito una "Medaglia che il Capo delle Stato ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, all'11° Congresso nazionale dei Caposala".
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