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Venerdì 20 SETTEMBRE 2013
Umbria. Disposti nuovi controlli nell'inchiesta sui falsi ricoveri

Sino a questo momento sono coinvolti nelle indagini in 372 tra medici e infermieri e 192 pazienti. I raggiri sarebbero complessivamento pari a 600mila euro. Nelle ultime settimane i Nas stanno approfondendo le verifiche presso diversi ospedali: potrebbero arrivare novità.

Si allarga l’inchiesta dei Nas sui falsi ricoveri in Umbria per non pagare i ticket sulle visite. Dopo i 564 indagati emersi all’inizio dell’estate, i giudici hanno chiesto di approfondire alcune dinamiche del passato e c’è quindi la concreta possibilità che la cifra aumenti. Sino a questo momento, sono stati denunciati in 372 tra medici e infermieri, mentre i pazienti sotto la lente di ingrandimento per aver usufruito di illeciti benefici sono 192. Le procure più attive sono quelle di Spoleto e Perugia, da cui potrebbero arrivare novità a breve termine.

I raggiri sarebbero complessivamente pari a 600mila euro, ma la somma rischia di lievitare in quanto nelle ultime settimane I Nas stanno verificando, presso diversi ospedali, analisi, visite specialistiche e ricoveri in day hospital. La dinamica delle truffe è abbastanza semplice: liste d’attesa eluse per poi ottenere prestazioni gratuite. L’inchiesta ha innescato anche un meccanismo virtuoso: le aziende sanitarie umbre stanno mettendo a punto procedure per controllare in maniera più oculata il profilo gestionale.

Ed è anche per migliorare “l’efficacia e l’efficienza dei controlli e delle attività di vigilanza” che lo scorso 28 giugno la Regione Umbria e il Comando Carabinieri per la tutela della Salute hanno sottoscritto un protocollo di intesa con lo scopo di “ favorire il potenziamento delle attività del Nas di Perugia e, in stretto raccordo con le Aziende Sanitarie, a svolgere le proprie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio, favorendo lo scambio di informazioni e dati utili all'espletamento dei compiti attribuiti al Nucleo”. I ciittadini umbri si augurano che l'accordo consenta di monitorare con più attenzione le zone d'ombra della sanità locale.

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