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Lunedì 16 SETTEMBRE 2013
Zambon inaugura nuova area. Lorenzin: “Fondamentale mantenere aziende in Italia”
Lo ha affermato il ministro della Salute a Vicenza all’inaugurazione della nuova area ‘Health&Quality Factory' dello stabilimento della Zambon. Opera su cui l’azienda ha investito 40 mln di euro. “È un ottimo segnale. Si tratta di un'azienda, tutta italiana, che fa un investimento molto importante”.
Zambon, gruppo attivo nel settore chimico-farmaceutico, ha inaugurato stamattina la nuova area dello stabilimento di Vicenza, chiamata 'Health&Quality Factory', su cui ha investito 40 milioni.
"E' una riconferma del credere nella qualità delle persone e delle produzioni che abbiamo, ad alto valore aggiunto", ha rivendicato (come si legge in un dispaccio dell’agenzia Agi) Elena Zambon, presidente di Zambon Spa, la società farmaceutica del gruppo, ricordando, fra l'altro, che l'investimento è partito nel 2009, all'inizio della crisi, e ha quindi richiesto particolare coraggio.
“Investire 40 milioni nella Health&Quality Factory ha voluto dire concentrarsi sull'importanza della qualità per tre diversi motivi: produzioni, perché solo così creiamo un made in Italy innovativo e ad alto valore aggiunto; 'saper fare', con competenze qualificate al lavoro su progetti concreti, per riportare in Italia ricercatori che altrimenti vanno all'estero; lavoro, per riqualificare quello in fabbrica in uno qualificante”, ha aggiunto.
“È un ottimo segnale - ha commentato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta all'appuntamento - Si tratta di un'azienda, tutta italiana, che fa un investimento molto importante. Nel settore farmaceutico continuiamo ad avere segnali positivi nonostante la contrazione della spesa pubblica degli ultimi anni. E' fondamentale - ha aggiunto - che le aziende non solo rimangano in Italia, ma che portano innovazione”.
"Dobbiamo credere nell'Italia e nell'importanza di mantenere il manifatturiero in questo paese", ha fatto eco Zambon. "Come gruppo, in 5 anni, investiremo 132 milioni in ricerca e sviluppo per 7 progetti", ha spiegato ancora, sottolineando come saranno destinati in particolare all'area terapeutica del sistema nervoso centrale, in cui è previsto il lancio di Safinamide, un nuovo prodotto per il trattamento del Parkinson. Oltre agli investimenti in ricerca, poi, coi sono quelli in tecnologia, pari a 25 milioni ogni anno.
“Un segnale di responsabilità da parte di tutti che consenta al Governo di andare avanti per la credibilità dell'Italia all'estero e non solo” è anche l'auspicio del presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi: “Un'altra crisi questo Paese non se la merita, e parlo sia dei cittadini che delle imprese”, ha detto. Tanto più quando queste ultime sono in attesa della riconvocazione del tavolo per la farmaceutica, insediato a luglio: «In questo momento - ha spiegato ancora Saccabarozzi - il tema della spesa farmaceutica ospedaliera, che avevamo indicato come il primo da affrontare al tavolo, è diventato per noi una vera urgenza».
A Vicenza, ha spiegato l'ad Maurizio Castorina, c'è ora un sito "in grado di produrre 48 milioni di pezzi grazie a linee di produzioni di liquidi, solidi e iniettabili. Uno stabilimento che produce in Italia 370 milioni di compresse/capsule, l'80% delle quali viene esportata". Già la settimana prossima lo stabilimento, che e' pensato come un centro aperto al territorio, ospiterà 210 urologi francesi e successivamente anche degli imprenditori, per parlare del significato delle aziende familiari come la Zambon. "Dobbiamo - ha continuato e concluso Lorenzin - spiegare alle altre aziende quello che la Zambon sta facendo qui, mostrare che si può fare industria in Italia in maniera vincente, facendo utili e utili sociali. Luoghi come questi, che si aprono al territorio, sono molto importanti perché ci permettono di fare cultura sulla salute e sulla scienza".
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