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Giovedì 12 SETTEMBRE 2013
Lazio. Presentate Linee guida per nuova legge su servizi sociali. Zingaretti: "Una rivoluzione"
Il documento punta a costruire " un sistema articolato e flessibile di protezione attiva". Il perno della riforma sarà il distretto sociosanitario, considerato“l’ambito territoriale ottimale". Il governatore: "Si apre nuova stagione welfare, vinceremo sfida attesa da 13 anni".
E’ stato presentato oggi il documento contenente le Linee guida “per una legge sul sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali” nel Lazio. L’intento principale della riforma è quello di trasformare gli attuali interventi “a carattere prevalentemente riparativo, centralizzato e frammentario – spiega il testo – in un sistema articolato e flessibile di protezione attiva, capace di sostenere e valorizzare le capacità delle persone e delle famiglie”.
Vengono quindi individuati alcuni “assi di trasformazione” su cui intervenire:
- da interventi “categoriali” a interventi rivolti alla persona e alle famiglie;
- da interventi prevalentemente monetari a un mix di assegni economici e servizi in rete (formativi,
sanitari, sociali, di avvio al lavoro, abitativi);
- da interventi disomogenei a livello regionale alla definizione dei livelli essenziali su tutto il territorio laziale;
- da prestazioni rigide e “preconfezionate” a prestazioni flessibili e diversificate, basate su progetti
personalizzati;
- da intervento centralistico a “regia” delle comunità e degli enti locali, da intervento pubblico a
“governo allargato” che coinvolge e valorizza gli attori sociali.
In particolare la Regione ha individuato nel distretto sociosanitario “l’ambito territoriale ottimale sia per la gestione associata dei servizi sociali, sia per l’integrazione sociosanitaria che diventa un’opzione strategica, sia da un punto di vista istituzionale che gestionale e professionale”. I percorsi sociosanitari sono considerati infatti i soli in grado di “promuovere risposte unitarie ai bisogni complessi del cittadino, che non possono essere adeguatamente affrontati da sistemi di risposte sanitarie e sociali separate, dispersive dal punto di vista delle risorse impegnate e scarsamente efficaci per la reale “presa in carico” della persona, la quale peraltro viene spesso sottoposta a duplicazioni negli accertamenti per certificarne il diritto alle prestazioni di sistema”.
E’ per questo che il documento sottolinea che gli ambito territoriali dei distretti sociosanitari “di norma coincidenti con i distretti sanitari costituiscono la dimensione territoriale ottimale per la realizzazione della rete dei servizi e gli interventi del sistema integrato programmato del piano di zona”. Saranno quindi I Comuni del distretto socio sanitario a dar vita “al comitato dei sindaci che definisce l’indirizzo politico e programmatorio pianificando il piano di zona, coinvolgendo il terzo settore, le realtà sindacali e tutti i soggetti che concorrono alla determinazione del piano stesso”.Per quanto riguarda la parte dei servizi sociosanitari, “si darà vita ad un’integrazione sul piano istituzionale, gestionale ed operativo tra comuni e distretti sanitari per le prestazioni sociosanitarie. Nell’ambito territoriale viene individuato un comune capofila dove ha sede il Comitato”.
Secondo il governatore, Nicola Zingaretti, intervenuto all'assemblea di presentazione delle Linee guida, le innovazioni “più significative della riforma del welfare regionale riguardano innanzitutto l'integrazione sociosanitaria. Dobbiamo uscire dalla fase di crisi della sanità del Lazio e dei vincoli del piano di rientro, non più tagliando i posti letto o i servizi ma integrandoli con la domanda sociale". Il presidente ha poi sottolineato che la riforma del welfare è attesa da 13 anni, "E' una follia - ha detto - che il Lazio non sia mai riuscito a recepire la legge 328 del 2000. Ci sono state politiche sociali spesso più segnate dalla discrezionalità e non dalla pianificazione, e i risultati si vedono: sono cresciute ingiustizia e solitudine. Noi oggi con questa assemblea straordinaria, che è la chiamata a raccolta della società civile, apriamo una nuova stagione. Daremo al Lazio una legge sui servizi sociali degna di questo nome, affinché le persone non si sentano sole. Sappiamo - ha concluso - che è una grande sfida che in questi 13 anni nessuno è riuscito a vincere, ma noi vogliamo portarla fino in fondo".
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