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Martedì 27 AGOSTO 2013
Roma. Al via progetto per recupero eccedenze alimentari. In cantiere piano per farmaci invenduti

L'idea è quella di distribuire i prodotti a enti e associazioni benefiche della capitale. Coinvolti 330 grossiti e 900 tra mercati e supermercati. E il Banco Farmaceutico annuncia: "E' in corso un progetto volto al recupero dei farmaci non utilizzati". 

Recuperare le eccedenze alimentari per distribuirle a enti e associazioni benefiche della capitale. Questo l’intento di un documento, firmato a inizio agosto dall’assessore alla Roma produttiva Marta Leonori assieme all’assessore al Sostegno Sociale Marta Cutini. Viene così lanciato un piano per il riutilizzo dei prodotti invenduti a favore dei cittadini più in difficoltà. E si inizia anche a ragionare su un progetto finalizzato al recupero dei farmaci non utilizzati.

 "Il progetto – spiega Leonori - è stato sottoscritto da circa 330 grossisti del Centro agroalimentare e 900 tra mercati e supermercati per le confezioni danneggiate e per il pane che non è stato venduto a fine giornata. Abbiamo deciso - aggiunge - di avviare un tavolo di lavoro che entro breve, con il coinvolgimento dei municipi che conoscono da vicino problematiche e realtà del territorio, stabilirà le soluzioni più efficaci per la raccolta e la distribuzione delle eccedenze alimentari in tutta la città". 

Una dinamica virtuosa che si intende applicare anche al settore farmaceutico. “Con Roma Capitale – rivela Consuelo De Lorenzi, responsabile della Fondazione Banco Farmaceutico onlus di Roma - è in corso un progetto volto al recupero dei farmaci non utilizzati. Dalle percentuali, frutto della domanda intercettata dal Banco, la Capitale risulta una delle grandi aree metropolitane con il maggiore incremento percentuale del disagio economico che porta all'impossibilità di potere acquistare i farmaci".
 

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