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Martedì 20 AGOSTO 2013
Epatite A in frutti di bosco. Virus riscontrato nei prodotti di 10 aziende
E' quanto emerso dalle analisi disposte dalla Procura di Torino a seguito dell'allarme lanciato dal Ministero della Salute. A finire sotto accusa i prodotti confezionati da ditte di Padova, Pavia, Ferrara, Parma e Cuneo, contenenti frutti di bosco importati dall'Est Europa.
Nelle confezioni di frutti di bosco surgelati preparate da dieci aziende alimentari italiane è stato riscontrato il virus dell'epatite A. Questo l'esito dei controlli predisposti nei giorni scorsi dal procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, che aveva disposto il prelievo di una serie di alimenti campione nei supermercati e negozi di Torino, a seguito dell'allarme lanciato dal Ministero della Salute.
Dai dati era infatti emerso un importante incremento, rispetto agli anni precedenti, dei casi di epatite A in Italia. In particolare, su 16 regioni che avevano trasmesso dati aggiornati al 20 maggio 2013, risultava un incremento delle notifiche di Epatite A pari al 70% nel periodo marzo-maggio 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012.
Il reato ipotizzato dagli inquirenti è quello di commercializzazione di prodotti alimentari pericolosi. A finire nell'occhio del ciclone sono in tutto dieci ditte di Padova, Pavia, Ferrara, Parma e Cuneo che - si sospetta senza controlli - confezionavano frutti di bosco provenienti da Serbia, Ucraina, Bulgaria, Polonia, Romania e dal Canada.
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