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Venerdì 16 AGOSTO 2013
Quel medico che “odiava” i computer

Pur rispettando opinioni differenti, come quella del collega di Como in polemica con la sua Asl per l'uso del computer, è sotto gli occhi di tutti che oggi abbiamo oltre 50 contatti/assistiti al giorno; un prontuario da gestire con migliaia di farmaci. Per non parlare del passaggio alla ricetta "elettronica". E così via. Tutto a memoria?

Posso comprendere il collega di Como (vedi articolo sul Corriere) sull’idiosincresia e lo sconforto riguardo il “carico burocratico” che la categoria dei medici di famiglia, sta subendo da troppi anni.
Tuttavia lo scenario assistenziale del nostro paese ha bisogno di un’assistenza primaria all’altezza della sfida che invecchiamento della popolazione, patologie croniche e non autosufficienza rappresentano.
 
E’ pertanto necessario potenziare la medicina generale e l’assistenza primaria sia dal punto di vista organizzativo sia da quello tecnologico e strutturale.
Pur rispettando opinioni differenti è sotto gli occhi di tutti che oggi abbiamo oltre 50 contatti/assistiti al giorno; che da un prontuario di poche decine di farmaci siamo passati a migliaia principi; da una libera prescrizione, (ricetta bianca, quanti farmaci vuoi e quanti ne vuoi) alla ricetta “elettronica” e al certificato INPS telematico, per non parlare del diario clinico anamnestico da inviare al consulente specialista, al reparto ospedaliero, etc …
E ancora come ricordare gli esami ematochimici, i referti radiologici ….
Tutto a mente … tutto a memoria ..?
 
A questo punto è chiaro che se non altro per non incorrere in “disguidi non solo burocratico-amministrativi” che il Personal computer e un buon software gestionale, è non solo necessario ma anche utile per svolgere quelle attività anche burocratiche che il cittadino richiede e che il PC può memorizzare, nell’interesse anche del medico.
Come è evidente che ci occorre uno strumento agile e veloce  che in tempo reale ci permetta di controllare il nostro operato e di conseguenza correggere velocemente gli omissis o gli errori di valutazione o quant’altro, senza che questo impedisca mai di guardare in volto il paziente e  di “toccare, auscultare il torace e mettere le mani sulla pancia” di chi necessita di una visita.
 
Saffi Giustini
Medico MG, modulo eCCM Montale (PT)
Consulente AIFA Cure Primarie

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