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Giovedì 01 AGOSTO 2013
Dl Fare. Parere favorevole della Commissione Sanità del Senato

Arriva il “Sì”, con osservazioni e raccomandazioni, al decreto Fare da parte dei senatori della XII. Il parere coglie l’occasione per sottolineare la necessità di integrare il testo con norme specifiche su temi come i farmaci orfani e il principio di esclusività del rapporto tra dirigenti medici e Ssn. Il testo del parere. 

Sul Dl Fare, ora all’attenzione del Senato dopo il sì della Camera, cominciano ad arrivare alla Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama, i pareri in sede consultiva delle altre Commissioni per le parti di propria competenza. Ieri la XII, sanità, ha concluso il suo esame votando parere favorevole al provvedimento seppur con raccomandazioni e osservazioni.
 

In particolare nella relazione firmata da Piero Aiello del PDL, e da Giuseppina Maturani del PD, si chiede di considerare “l'opportunità di prevedere che alle riunioni del comitato interministeriale previsto dall'articolo 49-bis, in tema di rafforzamento della spending review, debbano essere invitati anche i Ministri interessati in ragione della propria competenza in ordine alle materie da trattare”.

 

Altra raccomandazione è quella di considerare anche “l’opportunità di inserire nel testo una disposizione volta al rafforzamento del principio di esclusività del rapporto tra dirigente medico e Servizio sanitario nazionale, mediante inibizione, per chi interrompa o sospenda il suo rapporto con il Servizio sanitario nazionale, dell'immediato accesso al sistema delle convenzioni”.

 

Infine sui farmaci orfani i membri della Commissione Sanità chiedono che “si consideri l'opportunità di integrare il testo con una norma volta a garantire l'assistenza ai pazienti che necessitano della somministrazione di farmaci orfani”.

 
Il PD, il PDL, SCpI e il gruppo di Gal, hanno votato sì al parere. Il Movimento Cinque Stelle invece, in ragione di un dissenso di fondo sull'impianto e sui contenuti del provvedimento in esame, ha espresso il suo parere contrario. Unica eccezione per la senatrice Serenella Fucksia, M5S, che, a titolo personale, ha espresso la sua intenzione di votare a favore del conferimento del mandato ai relatori nei termini esplicitati dalla Presidente. 

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