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Mercoledì 20 OTTOBRE 2010
Al via a Roma master universitario in medicina generale
Il campus Biomedico di Roma ha presentato oggi questa nuova iniziativa. Fazio: contribuirà ad “abbattere il muro che ha fino ad oggi separato Accademia e Medicina Generale”. Fiaso: "ancora oggi i medici di famiglia sono poco integrati con specialisti e ospedalieri".
Al via il Master Universitario di II livello in Medicina Generale promosso dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia e dalla Scuola di Formazione Continua dell’Università Campus Biomedico di Roma, oltre che dal Centro di Formazione Regionale per la Medicina Generale. Gli studenti avranno così l’opportunità di svolgere una vera “specializzazione” in Medicina Generale, con la formula 3 + 2, ovvero i tre anni di Scuola Regionale di formazione, cui far seguire i due anni di Master universitario. Partecipando alla conferenza stampa di presentazione dei corsi, il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha sottolineato come “l’avvio di questo Master rappresenta un ulteriore passo per abbattere il muro”, ovvero la separazione tra la Medicina generale e l’ambiente universitario. Il medico di medicina generale veniva considerato infatti come un medico di “serie B”, senza alcuna specializzazione, mentre oggi è sempre più chiara la funzione strategica della Medicina Generale e dunque anche la necessità che chi la esercità abbia una formazione di alto profilo. Proprio per questo, ha proseguito il ministro, “è probabile ed auspicabile che altre Università seguano l’esempio del Campus Bio-Medico di Roma, tanto più se la partecipazione ai master, che si sommano alla formazione garantita dalle Regioni, verrà riconosciuta da queste stesse in termini di punteggio nelle graduatorie che consentono poi l’accesso alla professione”.
Come mostra una recente indagine sulla “continuità assistenziale”, condotta dalla Fiaso, fino ad oggi l’integrazione tra i diversi profili medici è stata assai difficoltosa. In una scala di valori da 0 a 5 - calcolata “pesando” accessibilità dei servizi, qualità delle relazioni medico-paziente e unitarietà diagnostico terapeutica percepita dagli stessi assistiti - l’“indice di integrazione” è risultato pari a 3,24 per la cura del diabete, al 3,06 per le insufficienze respiratorie gravi connesse a Bpco e al 3,17 per i tumori. Gli indici di integrazione sono però molto più modesti quando l’indagine si concentra sui medici di famiglia. Per il diabete i medici di famiglia non vanno infatti al di là del 2,40 contro il 4,03 degli specialisti, mentre il rapporto - sempre a vantaggio degli specialisti- è di 2,39 contro 3,65 per la le insufficienze respiratorie gravi e di 2,69 contro 3,68 per i tumori. Scarti dovuti soprattutto alla scarsa frequenza degli scambi informativi, mentre è buona sia per gli specialisti che per i medici di medicina generale la condivisione dei percorsi terapeutici.
Gli obiettivi didattici del corso sono quelli di formare medici in grado di:
• orientarsi correttamente nell’ambito della promozione della salute, diagnosi clinica e strumentale e delle indicazioni terapeutiche nelle patologie tipiche della medicina del territorio;
• acquisire approfondita conoscenza delle metodiche diagnostiche e dell’iter terapeutico, anche in termini di costo/efficacia;
• disporre di elementi di valutazione e di utilizzo delle tecnologie applicate allo sviluppo professionale della Medicina Generale.
1) Il primo è un modulo introduttivo su medicina di famiglia e territorio e toccherà anche i temi della valutazione dei bisogni di salute, della domanda e dell’offerta dei servizi, delle strategie organizzative per i servizi territoriali.
2) Influenze, pandemie, epidemie, endemie, HIV, prevenzione delle malattie infettive e vaccinazioni;
3) Gestione delle principali malattie endocrine con focus su diabete e tireopatie;
4) Malattie respiratorie, inquinamento e allergie;
5) Educazione nutrizionale, con focus su obesità e anoressia;
6) Gestione dell’anziano, fisioterapia e riabilitazione, assistenza domiciliare;
7) Ipertensione, cardiopatie croniche, vasculopatie;
8) Malattie mentali, psicofarmaci e gestione farmaci in genere, Alzheimer;
9) L’urgenza, l’ospedalizzazione e il primo soccorso;
10) Appropriatezza diagnostica, imaging e endoscopia, endoscopia curativa, analisi di laboratorio;
11) Malattie reumatiche, autoimmuni sistemiche. Principi di farmacologia clinica con focus su reazioni avverse;
12) La patologia oncologica, prevenzione (screening), diagnosi precoce, trattamenti integrati, assistenza domiciliare e cure palliative;
13) Gestione della cronicità, patologie epatiche e renali;
14) Territorio e multi etnicità, con principi di Bioetica;
15) Nuove tecnologie applicate alla Medicina Generale;
16) Modulo di indirizzo da scegliere nei singoli settori:
- Metodologia di didattica e ricerca
- Metodologia economica e gestionale
- Geriatria, assistenza domiciliare e cure palliative/dolore
- Cardiologia: prevenzione cardiovascolare
- Malattie metaboliche: nutrizione, stili di vita e salute
- Nuove tecnologie per lo sviluppo professionale della Medicina Generale
Le richieste di iscrizione al corso – che garantisce l’acquisizione di 60 crediti formativi universitari – dovranno pervenire alla scuola di Formazione Continua del Campus Biomedico di Roma entro il 4 dicembre 2010. L’inizio delle lezioni è previsto per il 17 dicembre prossimo con frequenze di un fine settimana al mese fino al 2012.
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