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Venerdì 19 LUGLIO 2013
Piemonte. Ospedale Valdese. Anaao si rivolge a Napolitano contro la chiusura
Bloccare la delibera dell’Asl To1 che prevede l’alienazione dei beni dell’ospedale Valdese. È l’obiettivo di Anaao Assomed, che ha deciso dare battaglia contro la chiusura del presidio di via Silvio Pellico, presentando un ricorso al Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
L’associazione dei medici dirigenti, rappresentata dall’avvocato Vladimiro Dario Gamba, appoggia in prima persona le mobilitazioni degli ultimi mesi, rivolgendosi, dunque, alla più alta carica dello Stato per scongiurare la chiusura dell’ospedale Valdese.
Oltre a bloccare l’ennesima sciagurata delibera del direttore Giovanna Briccarello, l’obiettivo è sensibilizzare sull’irresponsabile politica sanitaria della giunta di Roberto Cota. L’alienazione dei beni del Valdese, infatti, arriva in contemporanea all’ingente investimento – quasi 100 mila euro – per la ristrutturazione dei locali. E la chiusura del presidio si tradurrebbe in un conseguente allungamento delle liste d’attesa, ammesso dallo stesso assessore alla Sanità Ugo Cavallera. Senza l’ospedale Valdese, vale la pena ricordarlo, diventa difficile per il servizio sanitario pubblico, seguire gli oltre 3 mila casi di tumore alla mammella all’anno e le 70 mila donne in follow-up.
Anaao Assomed, infine, agisce parallelamente alla mobilitazione della Tavola Valdese, la quale presenterà un ricorso analogo, sempre al Presidente della Repubblica.
“Il caso dell'Ospedale Valdese è il paradigma della scellerata politica sanitaria della Giunta Cota. Un'opera di demolizione funzionale perpetrata ai danni delle professionalità di tutti gli operatori, ma soprattutto ai danni di molti che si sono trovati abbandonati. E' l'esemplificazione di una vergogna perfettamente espletata dal binomio incompetenza-arroganza dei manager Monferino e Briccarello e dai loro mandanti politici che hanno un’indegna opinione del Sistema sanitario pegionale”, ha detto il segretario regionale di Anaao Assomed Piemonte, Gabriele Gallone.
“Sono sempre stato convinto che sia possibile trovare una soluzione a livello politico: un'alternativa ragionevole alla chiusura, che consenta di perseguire ugualmente gli obiettivi di maggiore efficienza e razionalità della spesa sanitaria piemontese”, ha dichiarato il moderatore della Tavola Valdese, Eugenio Bernardini.
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