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Mercoledì 17 LUGLIO 2013
Patto per la Salute. Le condizioni delle Regioni: "Le risorse restano il nodo da sciogliere"

In un documento messo a punto dagli Assessori alla Salute indicate le linee sulle quali sarà possibile raggiungere l’intesa. Al primo posto il definitivo chiarimento sui 2 mld di ticket per il 2014 e sul Fondo 2013. Poi costi standard, Liveas e Lea. Ma anche nuove politiche del personale e cure primarie, andando “oltre” il decreto Balduzzi.

E’ una vera e propria road map quella consegnata dagli Assessori regionali alla Salute ai Presidenti delle Regioni. Un documento asciutto (due paginette) ma molto preciso nell’individuare tappe e paletti per arrivare a siglare il tanto atteso Patto per la Salute 2013-2015.
 
Uno scoglio sul quale si è restati arenati ormai da quasi un anno e mezzo (doveva essere chiuso entro l’aprile 2012), soprattutto per una questione di risorse con il leit motiv delle Regioni ripetuto prima a Balduzzi e oggi a Lorenzin: “Senza un chiarimento sui fondi per la sanità niente accordi”.
 
Il punto di partenza per la ripresa del confronto con il Governo resta il "vecchio" documento sul Patto del 29 febbraio 2012. Ma rispetto a quella versione oggi gli Assessori mettono all'indice molte altre questioni. A partire dalla condizione “pregiudiziale” a qualsiasi accordo che è “il definitivo chiarimento sui 2 miliardi di euro di ticket” che sarebbero dovuti scattare nel 2014 e che il Def, dopo lo stop della Consulta, ha considerato come maggiore spesa ma non compensata da un aumento del Fondo. Su questo punto Lorenzin si è pronunciata più volte chiarendo che il tutto sarà definito in sede di legge di stabilità. Ma, per l’appunto, il come non è ancora stato messo nero su bianco da nessuno.
 
Sempre sul finanziamento si incentra anche il secondo punto del documento degli Assessori regionali che rimarca come “questioni non meno importanti” siano quelle del finanziamento del Fondo 2013, considerando che nel 2012 si è andati per la prima volta nella storia ad un decremento dei finanziamenti per la sanità, e del rifinanziamento dell’edilizia sanitaria.
 
Ma gli Assessori non si limitano a parlare di risorse. Nel loro documento vengono infatti indicate altre 5 questioni dirimenti per il nuovo Patto per la Salute:
- L’adozione dei costi standard sanitari ai fini del riparto del Fondo
- La definizione dei Livelli essenziali di assistenza sociale
- L’aggiornamento dei Lea
- Nuove politiche del personale che possano accompagnare “con forme e strumenti nuovi” i processi di programmazione e organizzazione regionale
- Riforma delle cure primarie e una diversa programmazione dell’assistenza ospedaliera, “che non si fermi però all’applicazione dell’art.1 del decreto Balduzzi”.

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