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Mercoledì 17 LUGLIO 2013
Sciopero sanità. I protagonisti/7. Console: "Per i farmacisti la vera emergenza è l'occupazione"
"I farmacisti sono la categoria più in sofferenza tra tutti i dirigenti sanitari. E pensare che, rimpinguando i nostri organici, si otterrebbero risparmi enormi senza intaccare la qualità dell'assistenza". Così il presidente nazionale del sindacato dei farmacisti ospedalieri (Sinafo)
A pochi giorni dallo sciopero nazionale che il prossimo 22 luglio farà incrociare le braccia per 4 ore a tutta la dirigenza del Ssn e a tre giorni dall'incontro con il ministro Lorenzin fissato per il 18, il presidente nazionale Sinafo, Giuseppe Console, ha sottolineato che "i nostri organici dispongono soltanto di 2470 unità e sono ancora legati alle strutture di dieci anni fa. E' questa la vera priorità, ancor più dello sblocco del contratto".
Ci spiega i motivi che vi hanno indotto ad aderire a questo sciopero?
I farmacisti stanno patendo le sofferenze più gravi tra tutti i dirigenti sanitari in relazione alla carenza degli organici. Ed è proprio su quest'aspetto che vogliamo focalizzare l'attenzione. Siamo soltanto 2470 e le nostre strutture organiche sono ancora legate all'organizzazione di dieci anni fa. Si tratta di una situazione assurda, per certi versi surreale, perché un'implementazione dei nostri organici potrebbe generare ingenti risparmi per tutto il Ssn. E, invece, siamo vittima di un insensato blocco del turn over. Per quanto ci riguarda, è un problema addirittura più rilevante e urgente dello sblocco del contratto. Potremmo garantire risparmi senza incidere sulla qualità dell'assistenza, ma siamo considerati come l'ultima ruota del carro.
Come giudica l’operato di questo Esecutivo?
Non ho registrato riscontri positivi, non c'è stato alcun intervento efficace o degno di nota per ottimizzare il Ssn. Come al solito abbiamo ascoltato un mucchio di promesse, ma il profilo operativo sta lasciando alquanto a desiderare. Bisogna però sottolineare anche che per un ministro appena insediatosi, nei primi tempi, il lavoro non è di certo semplice. E anche la legislazione vigente non aiuta, in quanto troppe funzioni sono demandate alle Regioni.
Quali aspettative avete, a breve termine, per le richieste avanzate?
L'ideale sarebbe garantire continuità al documento condiviso lo scorso anno al tavolo tecnico ministeriale tra Balduzzi e le organizzazioni sindacali. Si trattava di un testo di grande impatto, soprattutto nella parte sul rischio clinico, ma purtroppo è rimasto lettera morta. In generale tendo a essere ottimista per un'evoluzione positiva del nostro Ssn, anche se ritengo che lo sciopero, più che uno strumento per risolvere la situazione, costituisca un mezzo utile a evidenziare un problema.
l ministro vi ha convocati il prossimo 18 luglio, cosa vi aspettate da questo incontro?
Come già detto, la nostra priorità è rappresentata dalla questione relativa agli organici. Mi auguro che vengano fornite precise garanzie su come rimpinguare gli organici e che in questo senso venga illustrato un programma operativo composto da atti concerti. Tuttavia temo che sarà soltanto un incontro interlocutorio e per nulla decisivo.
Gennaro Barbieri
Vedi le altre interviste: Troise (Anaao Assomed), Masucci (Uil Fpl Medici), Cassi (Cimo Asmd), Spanò (Sds Snabi), Cozza (Fp Cgil Medici), Grasselli (Fvm)
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