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Martedì 19 OTTOBRE 2010
Moirano: “L’aggiornamento è fondamentale per le Regioni con i Piani di rientro”
Alla presenza del ministro della Salute Ferruccio Fazio ha preso il via, a Cernobbio, la seconda Conferenza nazionale Ecm. E il direttore Agenas richiama il valore della formazione continua anche per la tenuta dei conti. Bianco (Fnomceo): “Valutare il sistema Ecm, per non disperdere le risorse”.
Si è aperta ieri a Cernobbio, con la partecipazione del ministro della Salute Ferruccio Fazio, la seconda Conferenza nazionale Ecm.
Nella sezione introduttiva, dedicata ai professionisti della sanità destinatari dei corsi di formazione continua, sono intervenuti i vertici di Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che ha il mandato di gestire le procedure Ecm. Renato Balduzzi, presidente dell’Agenas, ha messo in evidenza come, superata la fase di sperimentazione, sia orala fase del confronto: “Dopo il necessario periodo di rodaggio, durante il quale è stato messo a punto ed è diventato operativo il nuovo regolamento della Commissione nazionale Ecm, è arrivato il momento di passare la parola agli operatori – ha detto Balduzzi – è proprio da coloro che sono i destinatari della formazione che ci aspettiamo, in questa seconda Conferenza nazionale, di conoscere quali sono le loro reali necessità, di cosa hanno bisogno per aggiornarsi. Solo così riusciremo ad impostare progetti idonei a fornire percorsi di formazione aderenti alle loro esigenze”. Fulvio Moirano, direttore dell’Agenas, ha poi messo a fuoco i compiti dell’Agenzia, che ha definito la “casa comune” dell’Ecm. Coniugando questo impegno con quello relativo all’affiancamento delle Regioni soggette ai Piani di rientro, Moirano ha messo in evidenza come i due compiti siano legati tra loro: “La formazione è la chiave di volta di ogni percorso teso a migliorare i risultati. Tra i compiti di Agenas, c’è proprio quello di affiancare le Regioni soggette ai Piani di rientro e, senza dubbio, mai come in questo caso, la formazione è presupposto essenziale per giungere a creare operatori sanitari più aggiornati, anche dal punto di vista manageriale e organizzativo, in grado di governare i percorsi di riequilibrio che sono stati individuati”.
Amedeo Bianco, presidente dell’Ordine dei medici e vice presidente della Commissione nazionale Ecm, dopo aver rimarcato la necessità che “il professionista, destinatario della formazione, sia soggetto e non oggetto” dei programmi Ecm, ha sottolineato come ora “il sistema Ecm ha bisogno di essere valutato per migliorarsi, per evitare la dispersione delle risorse”.
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